Roma, la denuncia: “Noi aggrediti dai poliziotti mentre andavamo al Mc Donald’s”

11 Giu 2022 19:38 - di Redazione
poliziotti

Polizia violenta, c’è una denuncia a Roma. Da parte di un gruppo di 17enni. Aggrediti al quartiere Aurelio, mentre stavano andando al McDonald’s. Ma stavolta non si tratta di baby gang né di gruppi che si affrontano nella movida violenta. I ragazzini malmenati accusano quattro agenti di polizia che, scesi dalle loro auto, avrebbero preso a insultarli e schiaffeggiarli. Strattonandoli sul modello della polizia Usa: testa sul cofano dell’auto, mani dietro la schiena. Insomma un atteggiamento ingiustificato visto che il gruppo, secondo quanto raccontano i ragazzi, non stava facendo nulla di male.

La notizia la riporta Repubblica. I ragazzi, che non sono maggiorenni, hanno sporto denuncia al commissariato Aurelio, accompagnati dai genitori. E hanno presentato anche i referti medici del pronto soccorso dell’Aurelia Hospital che certificherebbero i modi poco ortodossi utilizzati dai poliziotti.
« Stavamo percorrendo a piedi circonvallazione Cornelia in direzione di piazza della Salle dove c’è un Mc Donald’s», recita la denuncia. « Giunti all’altezza di via Giambattista Pagano sopraggiungevano due volanti della polizia di Stato » da cui scendevano quattro agenti. I quattro prima cercano di identificare i ragazzi, poi li aggrediscono «senza alcun motivo», sostengono le vittime. Prima verbalmente: « Ve ne dovete andare affanculo sennò ve piamo a pizze » , esclama un agente a un ragazzino che chiedeva spiegazioni, prima di sferrargli “un forte schiaffo al volto”. Poi lo spingono contro il muro. A quel punto alcuni scappano, altri restano per aiutare l’amico in difficoltà.
I ragazzi cercano di avvisare i genitori: ma, raccontano, un poliziotto strappa il telefono dalle mani di un ragazzino «per poi gettarlo in terra e schiacciarlo con il piede». Poi una frase minacciosa: «Quando vedi la polizia devi abbassare lo sguardo e portare rispetto», avrebbero detto gli agenti prima di allontanarsi. Secondo i ragazzi erano alticci. Ora spetta ai loro stessi colleghi indagare sull’episodio e verificare se il racconto dei minorenni corrisponde al vero.

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