Parco Almirante, Gualtieri pone il veto. Ma perfino Napolitano lodò il segretario del Msi

4 Giu 2022 13:01 - di Viola Longo
gualtieri almirante

Roberto Gualtieri ha posto il veto all’intitolazione di un parco a Giorgio Almirante, approvata con una mozione dall’assemblea del Municipio VI. «La toponomastica è una competenza di Roma Capitale e noi non intitoleremo un’area verde a Giorgio Almirante», ha rivendicato il sindaco di Roma via Twitter, aggiungendo che la Capitale «è medaglia d’oro al valor militare per il suo contributo alla Resistenza e non dimentica la storia, i principi e i valori della Costituzione». Nulla di nuovo, insomma, da parte della sinistra e del suo sindaco, la cui memoria si dimostra sempre e ostinatamente selettiva e viziata dal filtro dell’ideologia.

La sinistra tra memoria selettiva e salti logici

Il cinguettio di Gualtieri è arrivato al termine di una giornata segnata della polemiche e dai consueti salti logici che sempre la sinistra offre in queste occasioni. «In una città medaglia d’oro della resistenza, città del massacro delle Fosse ardeatine, del rastrellamento del Ghetto e del Quadraro non si può intitolare un’area verde ad Almirante, un uomo che a quel tempo fu fascista tra i fascisti e quindi complice di quegli eccidi», ha sostenuto il vicesegretario del Pd del Lazio, Enzo Foschi, intimando che «a Roma non potrà mai esistere un luogo pubblico intitolato ad Almirante» e dicendosi «certo che il sindaco Gualtieri farà tutto ciò che va fatto per impedire questo scempio».

Parco Almirante come passo per la pacificazione

A nulla è valsa anche la cornice di «pacificazione nazionale» nella quale Franco ha inserito l’eventuale intitolazione di un parco ad Almirante, che per altro andrebbe di pari passo con l’intitolazione di luoghi del Municipio ad altri personaggi come Teodoro Buontempo, ma anche Pina Cocci e Pietropaolo Giuliano, due nomi sconosciuti ai più che appartengono a militanti di sinistra recentemente scomparsi e che hanno vissuto e agito nella zona di Tor Bella Monaca.

La strana concezione toponomastica del Pd

Un’idea che la sinistra capitolina ha accolto come un reato di lesa maestà, sostenendo, come ha fatto il deputato Pd Roberto Morassut, che «Pina Cocci e Pietro Paolo Giuliano meritano questa consacrazione perché se la sono conquistata con la loro vita e le loro azioni, parole ed esempio». «Almirante no, anche perché egli nulla rappresenta nella storia reale del Municipio delle Torri e della periferia romana», ha sostenuto ancora Morassut, con un’altra motivazione per altro quanto mai bizzarra, considerando, per dirne una, che a Monteverde esiste viale Lenin e non si capisce bene cos’abbia fatto per il quartiere.

Perché il veto a Parco Almirante non offende solo la destra

Ma tant’è, la sinistra è fatta così, affetta da una strana sindrome per cui dimentica, travisa, piega e nega, arrivando anche ora a demonizzare, ora a cancellare anche l’esempio di chi, dalle proprie file, ha cercato di dismettere i paraocchi ideologici. Così, questa sinistra che rivendica a ogni piè sospinto di non dimenticare la storia, sembra aver del tutto rimosso le parole con cui Giorgio Napolitano, nel giugno di 8 anni fa, rese omaggio ad Almirante in occasione della ricorrenza dei cento anni dalla nascita.

Le parole con cui Napolitano rese omaggio al segretario del Msi

Ricordando che «il Parlamento è stato il luogo in cui si è svolta la parte prevalente della lunga attività politica di Almirante, per l’intero arco delle prime dieci legislature repubblicane», Napolitano ne riconobbe il profondo rispetto delle istituzioni repubblicane e il ruolo attivo a difesa del «sistema democratico nato dalla Costituzione», contro «impulsi e comportamenti antiparlamentari». L’allora capo dello Stato sottolineò quindi che «Giorgio Almirante è stato espressione di una generazione di leader di partito che, pur da posizioni ideologiche profondamente diverse, hanno saputo confrontarsi mantenendo un reciproco rispetto, a dimostrazione di un superiore senso dello Stato che ancora oggi rappresenta un esempio». Un esempio che molti, ancora oggi, dimostrano di non sapere o non volere cogliere.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *