Non solo gas e grano, Draghi in visita al museo dell’Olocausto: l’Italia rigetta ogni forma di odio

14 Giu 2022 12:30 - di Eugenio Battisti

“Possa il silenzio di questo luogo esserci di aiuto per affrontare la violenza dei nostri tempi”. Così Mario Draghi all’uscita del museo dell’Olocausto Yad Vashem al suo secondo giorno di visita in Israele.  “L’Italia è impegnata con forza nella difesa della dignità umana, nel rigetto di ogni forma di odio. Nel rifiuto di ogni discriminazione e nella ricerca della pace”.

Draghi visita il museo della Shoah: lavoriamo per la pace

“In momenti di crisi, di incertezza, di guerra come quello che stiamo vivendo”, ha aggiunto il premier, ” è ancora più importante opporsi con fermezza all’uso politico dell’odio. Dobbiamo promuovere la tolleranza. Il rispetto reciproco, l’amore per il prossimo. Questi sono i veri ingredienti di una pace duratura”. La storia della vostra comunità – ha detto rivolgendosi al premier israeliano – è un esempio a cui guardare con orgoglio”.

Gas, grano e Ucraina al centro della trasferta in Israele

Draghi è volato in Israele per parlare di gas, grano e guerra in Ucraina. Mentre voci sempre più insistenti riferiscono di una sua prossima visita a Kiev con Macron e Scholz. La missione in Medio Oriente precede altri importanti impegni internazionali delle prossime settimane. Tra cui i Summit G7 e Nato e la visita del primo ministro a Kiev e ad Ankara. Era dal 2015 che un presidente del consiglio italiano non visitava lo stato d’Israele.

L’incontro con Herzog e poi con Bennet

Il premier Draghi è stato ricevuto ieri pomeriggio dal presidente israeliano Isaac Herzog. “Le buone relazioni tra i nostri paesi si basano su una ricca storia e su valori condivisi. L’Italia è uno dei paesi più importanti al mondo nel campo dello sviluppo e dell’innovazione. E vediamo un grande potenziale per la collaborazione”, ha scritto Herzog su twitter. Oltre a Herzog, il capo del governo italiano ha incontrato il suo omologo Naftali Bennett. Alla guida un esecutivo di coalizione che per la prima volta comprende anche la Lista Araba, e Yair Lapid, attuale ministro degli Esteri. Che in base all’accordo di coalizione dovrebbe subentrare a Bennett tra due anni.

Il governo  e le istituzioni italiane contro l’antisemitismo

Nel corso della visita al tempio di Gerusalemme il presidente del Consiglio ha voluto aprire una parentesi sul tema dell’antisemitismo. “Le istituzioni e la società civile italiana da tanti anni sono attive nella lotta all’antisemitismo. Il governo è impegnato a contrastare le discriminazioni di ogni tipo contro gli ebrei”. Draghi ha sottolineato come il suo governo sia impegnato a rafforzare la memoria della Shoah. “Vogliamo promuovere la conoscenza della cultura ebraica nei musei italiani. E coltivare il dialogo tra religioni e fedi per favorire la conoscenza reciproca”.

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