L’Ucraina prepara sanzioni per 12mila russi: nella lista finisce anche il patriarca Kirill

4 Giu 2022 18:03 - di Milena Desanctis
Kirill

L’Ucraina prepara un elenco di sanzioni per la Russia. Nel mirino oltre 12mila russi, fra cui il patriarca Kirill. Il ministero degli Affari esteri ucraino ha dichiarato la propria intenzione di chiedere sanzioni contro il capo della Chiesa ortodossa russa e altri russi che minano la sicurezza nazionale tra oligarchi, funzionari, propagandisti e criminali di guerra russi, ha detto a Radio Svoboda il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleh Nikolenko.

L’Ucraina prepara sanzioni personali

«Stiamo lavorando alla preparazione di sanzioni personali per tutti coloro che contribuiscono o sono coinvolti nell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il regime russo, che ha causato tanta miseria agli ucraini, deve assumersi la più stretta responsabilità», ha affermato il portavoce ministeriale.

Ue, sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia

I rappresentanti permanenti degli Stati membri dell’Ue, intanto, hanno approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina. L’elenco delle sanzioni include 18 società e 65 persone russe. Il patriarca russo Kirill è stato escluso dalle sanzioni, come richiesto dal governo ungherese che aveva bloccato l’approvazione formale del pacchetto proprio per ottenere questo risultato.

Kirill: la chiesa ortodossa è assediata da “spiriti del male”

Nei giorni scorsi Kirill aveva osservato: la Chiesa ortodossa russa è assediata da “spiriti del male sotto il cielo” che cercano non solo di dividere il popolo ortodosso di Russia e Ucraina. Ma anche di creare «non solo un baratro, ma un fossato da scavare, come quei fossati che vengono utilizzati durante un’operazione militare in modo che il nemico non possa attraversarlo». Kirill è convinto che, poiché tutti questi sforzi non provengono da Dio, i loro obiettivi non saranno mai raggiunti. «Questo perché, nonostante ogni quadro che modifichi i confini tra gli Stati, la Chiesa del popolo unito uscito dal fonte battesimale di Kiev, così come il popolo stesso, conserverà sicuramente nei loro cuori, nella loro memoria, nelle loro pie usanze questa grande eredità dei loro antenati, dal principe Vladimir fino ai giorni nostri, che ci ha lasciato in eredità un’unica Chiesa e il lavoro di questi antenati, compresi i principi, era volto a superare qualsiasi discordia».

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