Le rubano il cellulare del figlio morto a 18 anni. L’appello della mamma: “Ridatemelo, è tutto quello che ho”
“Vi prego ridatemelo, è tutto quello che mi resta di lui”. È un appello disperato quello di Susanna, in lacrime, che chiede ai ladri di restuirle il cellulare del figlio Gianluca. Morto a 18 anni per una rara forma di tumore. Nel video la mamma è insieme al marito Maurizio Boscolo Bielo, che non parla, come impietrito. “Vi prego, rendeteci il telefono di nostro figlio. Avevamo foto, video e tutti i suoi ultimi ricordi”.
Le rubano il cellulare del figlio morto
Pochi giorni fa a Chioggia il cellulare del figlio che mamma Susanna portava sempre con sé è stato rubato. Ora si spera nel miracolo. Che il ladro restituisca quel bene prezioso per i genitori di Gianluca. Con loro tutta la comunità di Chioggia, il sindaco Mauro Armelao e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Insieme hanno lanciato l’appello poi ri-condiviso dalla trasmissione Chi l’ha visto?.
L’appello di mamma Susanna: ridatemelo
Il 18enne è scomparso a gennaio 2021, durante la pandemia. La mamma e Gianluca comunicavano con il cellulare, tramite videochiamate, foto, video. In uno di questi filmati il ragazzo aveva lasciato dette le sue ultime volontà. “Quando era in ospedale”, ha raccontato la mamma piangendo “Gianluca ci mandava dei video. Era l’unico modo per tenerci in contatto durante l’emergenza Covid. Alla fine mi aveva detto “‘elimino il codice di sblocco perché tra poco non ci sarò più”. Da quel momento la madre ha sempre tenuto con sé il telefonino del figlio. “È come essere ancora insieme a lui”.
Gianluca è morto per una rara forma di tumore
Purtroppo domenica 5 maggio, come riporta il Corriere della Sera, la mamma era andata a pulire l’aiuola dove c’è l’ulivo dedicato a lui, a Valli di Chioggia. “Avevamo scaricato il decespugliatore e la zappa – racconta Susanna – lasciando la macchina aperta. Anche perché non c’era nessuno. E quando sono tornata per prendere la scopa ho trovato la mia borsetta aperta“. Qualcuno le aveva rubato i soldi dal portafoglio, ma soprattutto le aveva portato via due cellulari, il suo e quello del figlio Gianluca. “Poteva rubarmi qualsiasi cosa ma non il telefonino. Era la prima cosa che guardavo la mattina e l’ultima della sera”.