Il sondaggio riservato che allarma Letta: Pd inchiodato al 21% alla pari con Fratelli d’Italia
Il Pd è un partito immobile. Non va né indietro né avanti. Lo certifica un sondaggio riservato che circola negli ambienti dem e che preoccupa non poco Enrico Letta. La cifra su cui si focalizza l’attenzione è quella del 21,1%. Il massimo che il Pd può raggiungere. La stessa percentuale da due anni. Ma mentre il Pd resta inchiodato a quella percentuale, FdI ha raggiunto il partito di Letta e forse lo supererà al voto amministrativo. I comizi di Giorgia Meloni hanno creato più di un mal di pancia dalle parti del Nazareno.
Il quotidiano “Domani”, nel riferire del sondaggio riservato, lascia intendere che il Pd si concentrerà sui numeri delle città perse e riconquistate e non sulle percentuali: 19 città al voto sono governate dalla destra, 6 dal centrosinistra. Difficile che possa andare peggio del 2017, si dicono tra loro i dirigenti del partito.
Il Pd spera di conquistare al secondo turno Rieti, Viterbo e Frosinone. Enrico Letta ha condotto una campagna a tappeto città per città, e spera nella vittoria a Lodi del candidato venticinquenne Andrea Furegato, astro nascente del Pd lettiano. E nel Nord che il Pd vorrebbe fare breccia alle prossime politiche. Approfittando del calo di consensi della Lega. Per conquistare voti al Nord i candidati di centrosinistra hanno messo al centro dei loro discorsi il salario minimo e hanno detto che la sicurezza non è un tema di destra. Un allenamento dialettico in vista del voto politico.
Il Pd confida molto anche sulle divisioni nel centrodestra. Secondo il “Domani” “Fdi aspetta la conta sull’esito delle amministrative per certificare il cambio di guida della coalizione. L’ultima battaglia Lega-Fdi si svolge al Nord, dove la Lega è in crisi di consenso. «Al Sud», viene spiegato, «lo smottamento a nostro favore è già avvenuto». Battaglia in cui Forza Italia resta per oro poco più di una comparsa”.