Chico Forti, 17 mesi dopo l’annuncio beffa, Di Maio senza vergogna: “Non lo lasceremo solo” (video)

1 Giu 2022 19:28 - di Giovanni Pasero
Di Maio Chico Forti

Il 22 dicembre 2020, oltre 17 mesi fa, Luigi Di Maio annunciò l’imminente rientro in Italia di Chico Forti, l’italiano condannato in Florida per un delitto del quale si proclama innocente. Oggi, 17 mesi dopo, in aula al question time della Camera dei deputati, non ha chiesto scusa per l’annuncio bufala, dove dava ormai per fatto l’arrivo in Italia del producer italiano.

“L’impegno del Governo è pieno e incessante – ha detto Di Maio – vogliamo che a Chico Forti e alla sua famiglia giunga, ancora una volta, la nostra sincera e profonda vicinanza. Non lo lasceremo solo. E faremo di tutto per farlo tornare in patria e avvicinarlo ai suoi cari”. Il cittadino italiano condannato all’ergastolo in Florida nel 2000, ha chiesto di scontare la pena in Italia ai sensi della convenzione di Strasburgo. Una richiesta che non è stata esaudita dalle autorità americane, nonostante gli annunci tarocchi di Gigino Di Maio.

Una richiesta “autorizzata il 23 dicembre 2020 dal Governatore, Ron DeSantis, a condizione che l’interessato continuasse a scontare in Italia l’intera pena comminatagli dal Tribunale americano” ha ricordato Di Maio, citando un “primo passo in avanti nella vicenda Forti, dopo oltre 20 anni, frutto di un impegno corale, spesso sottotraccia, della diplomazia italiana”.

“Sin dai primi giorni dell’insediamento dell’Amministrazione Biden, il Governo italiano ha discusso più volte del tema. Diversi sono stati, al riguardo, i miei contatti con il Segretario di Stato Blinken”, ha aggiunto Di Maio che ha anche ricordato l’impegno e i contatti della ministra Cartabia. “Da parte americana, il Dipartimento di Giustizia ha sottolineato la serietà e genuinità delle garanzie fornite dall’Italia al Governatore della Florida” ha detto ancora il ministro sottolineando che “e’ fondamentale che i due livelli – quello federale e quello statale – possano convergere su una posizione comune, nel pieno rispetto della Convenzione di Strasburgo”. E nessuna scusa per quell’annuncio beffa del Natale 2020, nel quale annunciava l’imminente rientro in Italia di Chico Forti.

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