Caos nel governo sulle mascherine alla maturità, Costa smentisce il ministro Bianchi: “Vanno tolte”

11 Giu 2022 19:00 - di Giovanni Pasero
maturità mascherine Costa

Scoppia il caose nel governo con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che, sulle mascherine agli esami di maturità, contraddice il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. A dieci giorni dagli esami, in calendario dal 22 giugno, la confusione regna sovrana. “Devono svolgersi senza mascherina. Sono fiducioso che in occasione del primo consiglio dei ministri, il 15, approveremo un brevissimo decreto che dispenserà gli studenti da questo obbligo: non ha più ragioni di permanere. Non ragioni scientifiche, almeno”. Così il sottosegretario alla Salute in un’intervista al Corriere della Sera. 

Il sottosegretario Costa chiede di togliere le mascherine alla maturità “per coerenza”

Una posizione che contraddice il ministro dell’Istruzione Bianchi, che è di parere nettamente opposto. Il sottosegretario Costa è quindi determinato a portare mercoledì tutto il governo sulla posizione che sostiene da tempo. «Non capisco come si possa sostenere con un maturando diciottenne che può andare al seggio elettorale, domenica, senza mascherina, ma non potrà varcare l’ingresso della scuola senza indossarla».

Per il ministro Bianchi vanno mantenute

Due giorni fa, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi aveva espresso posizioni diverse. “Il presidente della Commissione decide se all’orale si può abbassare la mascherina – aveva detto il ministro a Skuola.net – Se si è abbastanza lontano, se c’è un’aula molto grande, va benissimo, altrimenti potrebbe essere un problema; è il presidente che decide e va rispettato. Domandate al vostro presidente: dirà sì o no e giustificherà la scelta”.

La protesta dei presidi: “Serve prima di tutto l’areazione in classe”

Sulla questione è intervenuta nei giorni scorsi Cristina Costarelli presidente Anp Lazio, attaccando il governo. “Se gli edifici scolastici fossero vivibili – ha detto all’Ansa la presidente dei presidi della Regione – provvisti di condizionamento dell’aria come tutti gli uffici pubblici, questo problema non ci sarebbe. E’ terribile che la scuola non abbia avuto questa attenzione, visto che il caldo ormai si soffre da maggio a settembre. E quindi parlare sempre di mascherina a scuola sembra un tema di distrazione di massa rispetto ai temi veri, l’areazione e il condizionamento dell’aria”. Temi che il governo non ha mai affrontato, preferendo, prima con la Azzolina e poi con Bianchi, puntare sui banchi a rotelle o sulle mascherine obbligatorie.

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