Bufera web per il cappuccino di Sandra Amurri da Canova. “Costa troppo”. “E allora fattelo a casa”

1 Giu 2022 12:54 - di Redazione
Amurri

La giornalista del Fatto Sandra Amurri, spesso ospite di talk show, una che non si tira certo indietro se c’è da polemizzare, ha fatto una cosa molto “populista”. Ha postato su twitter lo scontrino del bar Canova, che affaccia a Roma su piazza del Popolo, come forma di protesta per il conto pagato: 8 euro e 5 centesimi.

La Amurri ha messo in collegamento il prezzo salato con il dopo-lockdown. Questo il suo commento alla foto dello scontrino: “Benvenuti a Roma, fine lockdown: un misero cappuccino 8,05 euro. Risposta del direttore : “non l’ha visto il menu? se le sembra troppo non ci venga “. Menu per un cappuccino?”. Gli utenti però non hanno appoggiato la sua crociata pauperista. E Sandra Amurri, che è di Ascoli Piceno, si è vista accusare nei commenti al suo tweet di voler da un lato attaccare i commercianti e dall’altro di voler svalutare le bellezze romane. 

“Nei luoghi iconici spesso accade. – le replica Guido Crosetto -Ti dirò che sono più sorpreso ed incuriosito dallo 0,05 (1,05) perché mi sfugge totalmente la razionalità”. “Comunque – precisa un altro – si tratta del servizio al tavolo sia chiaro perché un cappuccino al banco costa €1,5 anche da Canova”.

C’è chi giustifica: “Beh dai in piazza del popolo poi è normale. La gente fa la fila e probabilmente i costi di mantenimento del locale non sono quelli di altri quartieri”. Il giornalista Giorgio La Porta: “Prossima volta si porti il termos caldo con il latte a lunga conservazione del discount e se lo beva sulla panchina in piazza! Massimo rispetto per chi fa impresa, offre lavoro e batte gli scontrini!!”. Un altro è brutale: “Resta a casa e fattelo. Che ci facevi i un bar in Piazza del Popolo? Basta con questa fiera demagogica pacchiana trinariciuta ideologicamente malsana. Basta”.

Amurri si sente in dovere di precisare: “Io non ho scritto che non può farlo, resta che è sconvolgente 8 euro un cappuccino perché il bar da su Piazza del Popolo visto che la Piazza è di tutti, ricchi e poveri e anche i poveri , cioè persone che lavorano da una vita ,hanno diritto una tantum di un cappuccino a Piazza del Popolo”. E l’utente Francesco sintetizza così il succo del dibattito: “Il diritto al cappuccino a Piazza del Popolo. Una novità assoluta nel panorama dei diritti inalienabili dell’uomo”.

 

 

 

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