All’adunata degli Alpini all’Aquila non vi fu alcuna violenza sessuale. Assolti i due imputati

2 Giu 2022 19:54 - di Francesco Severini
alpini l'aquila

Non vi fu violenza sessuale al raduno degli Alpini all’Aquila nel 2015. I giudici della Corte d’Appello hanno ribaltato la sentenza di condanna a quattro anni di reclusione inflitta in primo grado. E hanno scagionato dall’accusa di violenza sessuale di gruppo, nei confronti di una ragazza di 15 anni, due imputati. I due che nel maggio del 2015 parteciparono all’adunata nazionale degli Alpini che si tenne all’Aquila.

Chi sono i due imputati

Si tratta di Danilo Ceci, oggi 35enne, nato a Parma e residente in provincia di Reggio Emilia. E del venditore ambulante Semir Belhaj, suo coetaneo, nato e residente a Palermo. Il primo era iscritto all’associazione Alpini mentre il secondo si trovava lì per vendere la sua merce.

Erano finiti a processo in quanto, secondo il capo d’imputazione, avrebbero condotto di sera la vittima in un luogo isolato. Qui secondo l’accusa la avrebbero costretta a subire atti sessuali completi. E avrebbero approfittato della condizione di inferiorità fisica e psichica della persona offesa. Dovuta all’età e al fatto che l’avevano indotta a bere più bicchieri di vino. Sette anni dopo i giudici stabiliscono che il fatto non sussiste.

Ora si attendono le motivazioni

Per i giudici della Corte d’Appello però – come scrive oggi Libero – “quel sabato 25 maggio non ci fu nessuna violenza sessuale ai danni di una minorenne. Secondo la Corte – anche se ora si attendono le motivazioni- i due imputati avrebbero avuto con la minorenne due rapporti distinti e consenzienti. La giovane avrebbe conosciuto i due uomini separatamente la sera prima dei rapporti sessuali. Si erano scambiati i numeri di telefono e l’indomani avrebbero consumato”.

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