Un anno fa la strage del Mottarone, ora una lapide nel bosco ricorda le 14 vittime

23 Mag 2022 18:23 - di Paolo Lami
MOTTARONE_FUNIVIA

Un anno fa la tragedia della strage del Mottarone, la cabina numero 3 della funivia precipito poco dopo mezzogiorno fra gli alberi del bosco provocando la morte di 14 persone.

Questa mattina alla presenza dei familiari delle vittime è stata inaugurata una lapide a ricordo di quella tragedia con i 14 nomi di coloro che hanno perso la vita sulla funivia del Mottarone.

Tra le autorità presenti alla commemorazione il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, la sindaca di Stresa, aMarcella Severino, il procuratore capo di Verbania, Olimpia Bossi, che si è occupata dell’inchiesta giudiziaria, i rappresentanti delle forze dell’ordine e i soccorritori che, per primi, quella domenica, giunsero sul luogo dell’accaduto trovando un solo superstite, il piccolo Elian.

“E’ molto difficile essere qui , questo è uno di quei momenti che ti toccano nel profondo ma era doveroso esserci e ricordare”, ha osservato la sindaca ringraziando i parenti delle vittime “che hanno avuto la forza immensa di essere qui”, tutte le istituzioni “che stanno dimostrando quanto questo territorio sua unito” e i soccorritori “che ancora portano questa immensa ferita”.

Ricordando ciò che accadde quel 23 maggio di un anno fa e la frenetica attività dei soccorsi nel disperato tentativo di trovare qualche superstite tra i passeggeri della cabina precipitata, Severino ha aggiunto: “quel giorno abbiamo parlato molto con gli occhi, occhi gonfi che urlavano in silenzio e poi con una preghiera li abbiamo accompagnati”.

“E’ il momento della vicinanza a queste persone che hanno avuto un grandissimo coraggio oggi a venire qui per assistere a questa cerimonia – ha commentato la procuratrice Bossi. – Hanno tutta la mia ammirazione perché ci voleva davvero grande forza d’animo, noi siamo vicini a loro e cercheremo di fare luce su quello che è successo”.

Dopo la cerimonia, è stata celebrata una messa nella chiesa ai piedi della Madonna delle nevi.

“La memoria di ciò che è accaduto deve diventare al più presto genialità responsabile per risposte inedite, giuste, per l’oggi e il domani – ha detto il parroco di Stresa, Gianluca Villa nell’omelia. – Quando si sale su una cabina come quella del Mottarone si è staccati da terra e nello stesso tempo non si può toccare il cielo, si è in una sorta di limbo spensierato, che la giustizia non faccia la stessa fine, in nome delle lacrime di questi parenti teniamo i piedi per terra per individuare volti, manovre, scelte scellerate e irresponsabili, che si possa udire al più presto un grido che dica giustizia è stata fatta“.

E di giustizia ha parlato anche il presidente della Regione, Cirio, che ha osservato: “è trascorso un anno dalla tragedia della funivia del Mottarone che ha strappato la vita a 14 persone e stravolto per sempre quella delle loro famiglie. Che ha sconvolto il nostro Piemonte. E questa mattina siamo tornati qui. La giustizia non può riportare indietro chi non c’è più. Ma è un dovere e la chiediamo con forza“.

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