Olimpico, cori razzisti dalla curva dei laziali contro lo steward. La società: condanna netta (video)
Vergogna allo stadio Olimpico dove, durante la partita Lazio-Verona di sabato 22 maggio, dalla curva Nord sono partiti insulti all’indirizzo di uno steward cui hanno urlato “negro di m…a” e poi hanno cantato in corso “sei venuto col gommone, sei venuto col gommone…”. Il ragazzo è rimasto al suo posto con le braccia conserte e l’espressione corrucciata mentre era oggetto di quel vile atto di scherno razzista. Poi un collega lo ha invitato ad allontanarsi. Ovviamente erano i tifosi che insultavano a dover essere allontanati ma non è così facile trattare con i gruppi più esagitati. Il ragazzo aggredito dai cori prima ha resistito e poi ha ceduto all’invito, allontanandosi. Solidarietà al ragazzo è giunta dal ministro Luigi Di Maio (che ha definito vigliacchi quelli che insultavano) e dalla ministra Elena Bonetti. Fare lo steward allo stadio non è un lavoro remunerativo: per 5-6 ore di lavoro si guadagnano dalle 25 alle 35 euro. Si tratta di un impiego che viene scelto da studenti e ragazzi per avere qualche soldo in tasca. Non mettendo in conto di doversi trovare di fronte a idioti patentati come quelli che all’Olimpico hanno preso di mira lo steward. Il quale ha denunciato alle autorità l’accaduto.
Anche la società Lazio ha commentato l’episodio con un duro comunicato: “Sui cori razzisti e gli slogan antisemiti come quelli riportati in queste ore su alcuni siti e quotidiani la Società Sportiva Lazio si è sempre espressa con chiarezza: non meritano commenti e vanno condannati senza mezzi termini. Per questo condividiamo pienamente anche le considerazioni del ministro Di Maio. La Lazio, infatti, ha già da anni attivato tutte le iniziative e le misure possibili per prevenire e reprimere questi fenomeni. Anche in questo frangente la Società si è già attivata con il proprio servizio di sicurezza, insieme alle autorità preposte, per individuare e perseguire i responsabili che, con i loro comportamenti, danneggiano gravemente l’immagine di tutto il calcio e di chi tifa con vera passione”.