Nuovo assalto russo ad Azovstal. Il Ceo dell’acciaieria: “Vinceremo e riprenderemo a lavorare”
Nuovo assalto delle forze russe all’acciaieria Azovstal di Mariupol. A riferirlo sono state le autorità ucraine. «Le forze di occupazione, sotto la copertura dell’artiglieria, stanno cercando di fare irruzione nel centro dell’impianto», ha scritto su Telegram il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, sottolineando che «la situazione si complica di giorno in giorno». A parlare del fatto che l’impianto resta sotto i colpi russi è stato anche il Ceo di Metinvest, la società proprietaria dell’impianto, Yuriy Ryzhenkov, che però si è anche detto «sicuro che l’attività dell’acciaieria di Azovstal riprenderà dopo la vittoria». «Crediamo nella vittoria e sappiamo che Mariupol resterà per sempre una città ucraina», ha aggiunto il manager.
Il Ceo di Azovstal: «Vinceremo e ricominceremo a lavorare»
«Dalle informazioni riferite dai nostri dipendenti – ha spiegato Ryzhenkov in un’intervista alla tv francese Bfm – sappiamo che Azovstal viene ancora colpita e che i difensori continuano a battersi. Non sappiamo quanti feriti ci sono e quanti combattenti sono all’interno dello stabilimento. Comunque ci sono molti feriti». «Prima dell’invasione russa – ha ricordato Ryzhenkov – avevamo dei progetti di modernizzazione dello stabilimento e volevamo usare nuove tecnologie. Questi progetti sono ancora sul tavolo e li metteremo in pratica dopo la vittoria».
I legami dell’acciaieria ucraina con l’Italia
Per quanto riguarda gli impianti del gruppo «abbiamo altre due fabbriche che funzionano al 50% e al 70%. Abbiamo una miniera che lavora al 40% e un impianto a carbone che funziona al 100%», ha poi il Ceo di Metinvest, spiegando che gli impianti fuori dall’Ucraina sono in particolare in Italia e in Bulgaria. «Sono pronti a funzionare. Abbiamo sempre approvvigionato queste installazioni con le nostre forniture dall’Ucraina. Oggi non è più possibile. Quello italiano lo riforniremo con altre forniture», ha spiegato ancora Ryzhenkov, dopo che nei giorni scorsi il gruppo aveva fatto sapere che a partire da giugno «la produzione degli impianti impianti riprenderà regolarmente». I due stabilimenti sono il Metinvest Trametal di S. Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine e il Ferriera Valsider di Vallese di Oppeano, in provincia di Verona.