Mogol: quelli di FdI suonano le mie canzoni? Mi fa piacere. Lo fanno anche i laziali con “I giardini di marzo”

1 Mag 2022 10:35 - di Vittoria Belmonte
Mogol

Alla convention di Fratelli d’Italia c’erano anche le canzoni di Lucio Battisti. In particolare “Acqua azzurra acqua chiara“, risuonata poco prima dell’inizio dei lavori. Ma la colonna sonora scelta è stata una canzone di Rino Gaetano, “Il cielo è sempre più blu“. Tuttavia si cerca sempre di instaurare una parentela tra le canzoni di Battisti e la destra. Nonostante le smentite di Giulio Rapetti, in arte Mogol.

Repubblica gli chiede oggi in una intervista il senso di quel verso, “planando sopra boschi di braccia tese”, presente nella canzone “La collina dei ciliegi”.  E Mogol spiega che accostare quel verso ai saluti romani è «una forzatura totale. Le braccia alzate, verso l’interno, invocavano la benedizione del Signore. È anche sulla copertina del disco».
Quanto a Battisti «non gliene fregava nulla, non l’ho mai sentito parlare di politica».

Tuttavia se alla conferenza programmatica di FdI mettono le sue canzoni a Mogol fa piacere.
«Mi fa piacere sempre quando suonano una mia canzone, che lo facciano da Meloni o nel Pd. Per me è come quando cantano “I Giardini di marzo” i tifosi della Lazio».

E se le note risuonate al meeting della destra di Giorgia Meloni non lo hanno infastidito lo stesso vale per i saluti romani che si sono visti ai funerali di Assunta Almirante. «Se passa Almirante io dico una preghiera, non faccio il saluto fascista. Ma non mi metto neanche a criticare chi lo fa. Per me uno che fa il braccio teso per salutare Almirante è un ex fascista che saluta a suo modo, un saluto diciamo di onore, di chi aveva quella fede politica. Ma provengo da una famiglia antifascista, mio padre non mi ha mai voluto vestire da balilla».

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