Le distanze tra Pd e 5S si allargano, Marcucci: «Risolveremo le liti con il proporzionale»

4 Mag 2022 18:41 - di Fortunata Cerri
Marcucci

Le frizioni tra Pd e M5S sono sempre più forti. Lo scontro si consuma su più fronti: guerra, inceneritore, giustizia. Nel Pd non ne possono più delle uscite di Conte e per sganciarsi dal M5S accelerano sul proporzionale. L’alleanza con i 5 Stelle? «Penso che i perplessi siano nel Pd come nello stesso M5S. Oggi Conte ha detto che loro hanno punti irrinunciabili, stesso ragionamento vale per noi». Andrea Marcucci, senatore dem, risponde così all’Adnkronos sulla possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte dopo un lungo periodo caratterizzato da numerosi distinguo e rotture tra Pd e grillini. «Riassumo – continua – per il Pd è prioritario l’europeismo, l’atlantismo, e direi anche l’agenda Draghi per i prossimi anni».

Sulla legge elettorale

Per Marcucci una legge elettorale proporzionale farebbe chiarezza garantendo “coerenza alle forze politiche”.  «Evidenti a tutti le possibili frizioni, per questo auspico che si cambi una legge elettorale che ci costringerebbe, a noi come al centrodestra, di tenere in piedi alleanze che non sono più credibili».

Marcucci sul proporzionale

Marcucci ci tiene a precisare,  il proporzionale «non risolve solo alcuni problemi, è l’unico sistema elettorale che in questo momento garantisce coerenza e serietà alle forze politiche. Io lo dico dal 2019, poi ad un certo punto rimasi quasi solo a sostenerlo, sono contento che ormai sia un’esigenza condivisa».

Marcucci risponde a Conte

Il campo largo con Conte? «Se fossimo costretti al Rosatellum, io credo vada aperto anche a Renzi, Calenda e agli ecologisti. Se ci fossero i 5 stelle, mi sembra giusto aprire anche ai riformisti». E al leader del M5S che oggi ha detto “qualcuno ci vuole fuori dal governo” replica: «A Conte ho risposto che penso che siano loro i primi ad avere il desiderio di uscire dalla maggioranza».

«La riforma dopo le amministrative…»

Nel Pd, gli chiede l’Adnkronos, c’è chi sostiene che la Lega potrebbe convincersi sul proporzionale. Lo pensa anche lei? «Dopo il congresso di FdI – risponde il senatore del Pd – chi ha voluto capire nella Lega ha capito. Penso che dopo le amministrative, la riforma della legge elettorale possa trovare la spinta che serve».

 

 

 

 

 

 

 

 

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