Il nuovo affondo di Renzi: «Di Maio e Conte sul balcone? Avrei chiamato subito il Tso»

27 Mag 2022 12:18 - di Fulvio Carro
renzi

«Di Maio, Conte, Salvini hanno fatto passare il messaggio che avrebbero abolito la povertà. Quando li ho visti sul terrazzo di Palazzo Chigi annunciare che avevano abolito la povertà io avrei chiuso il terrazzo. E avrei chiamato un Trattamento sanitario obbligatorio. Ma come si fa?». Lo ha detto Matteo Renzi a Omnibus, su La7, commentando il Reddito di cittadinanza.

Renzi all’attacco di Di Maio

Sul fronte Ucraina l’attacco a Di Maio: «Quando lui dice “Putin è un mostro” sbaglia: non si fa cosi», ha continuato Renzi.  «A me fanno arrabbiare quelli che fanno i finti pacifisti come Giuseppe Conte. È quello che ha dato più armi quando era premier e oggi fa il pacifista per i sondaggi».

«Draghi ha fatto bene a chiamare Putin»

E Draghi? «Ha fatto benissimo a chiamare Putin. Un leader, uno statista fa così. Draghi sta provando un negoziato che dovrebbe fare l’Unione europea, un inviato speciale che chiama Putin, chiama Zelensky. Se invece quelli che dovrebbero fare i diplomatici attaccano i leader questo non aiuta. Al bar uno può dire quello che vuole, non in diplomazia».

«Falcone e Borsellino martiri del Paese»

Un altro passaggio di Renzi è sulla giustizia. «Ci stiamo riempendo la bocca dei 30 anni di Capaci e via D’Amelio. Falcone e Borsellino sono i martiri del Paese. Ma non è stata la politica a combattere Falcone e Borsellino, è ora di finirla. Falcone è stato combattuto dalle correnti giudiziarie, dai propri colleghi. Un membro del Csm scriveva sull’Unità che Falcone non aveva l’indipendenza per guidare la lotta contro la mafia».

Renzi e le responsabilità dei magistrati

«E quando Fiammetta e i fratelli chiedono giustizia per Borsellino facciamo finta di non capire. Hanno fatto un processo farsa, hanno creduto a un finto pentito, a un’opera di depistaggio. La mafia si è fatta beffe della memoria di Borsellino per colpa di quei magistrati che non hanno capito. Anni di racconto monocorde hanno fatto pensare che era colpa della politica. Ma Martelli chiamò Falcone a lavorare con sé al ministero. E parte della magistratura lo attaccò», ha concluso Renzi.

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