Ernst Jünger, il volto della tecnica: in un libro l’analisi del filosofo tedesco sull’anarca nell’età moderna

15 Mag 2022 16:00 - di Redazione
junger

“Potrebbe sembrare un controsenso parlare di un volto della tecnica. Ad essa associamo molto più facilmente l’idea di una maschera, di un nascondimento, se non di una falsificazione”. Al contrario, “si può intendere il volto come l’espressione della eccentricità umana, della sua unicità, infine della sua libertà”.

“Se la tecnica viene agita ciò presuppone un agente, che non può che essere l’uomo, il quale crea la macchina e ne indirizza gli scopi. Con qualche licenza, potremmo affermare che il volto segreto della tecnica è quanto in essa rimanda all’uomo. Allo stesso modo dell’eroe marinettiano Mafarka che trasmette il suo soffio vitale al proprio figlio di metallo Gazurmah, nella macchina vi è sempre qualcosa del suo costruttore: la tecnica è un’impresa umana”. L’intento di Michele Iozzino, nel suo saggio Ernst Jünger – Il volto della tecnica (Altaforte Edizioni, 198 pagine, 15 euro, dal 19 maggio online e in libreria), è partire da questo rapporto tra uomo, tecnica e ciò che di umano ha la tecnica per farne la chiave di volta della vita e dell’opera del filosofo tedesco.

Dal Lavoratore, passando per il Ribelle per giungere all’Anarca, l’autore attraversa e analizza il continuo confronto/scontro tra uomo e tecnica indicando quali sono le strade percorse da Jünger e quali nuovi sentieri sono tracciati alla luce di chi da operaio/soldato è prima “passato per il bosco” e poi giunto a conquistare nuovi “autentici spazi di libertà all’interno della tecnica”.

Ossia, come sintetizza Iozzino, fornire “risposte alla messa in questione dell’uomo da parte della tecnica, così da riguadagnare in confronto ad essa una dimensione propriamente umana o per meglio dire sovrumana”. Come leggiamo nella preziosa prefazione di Luca Siniscalco, “tornare su Jünger significa, paradossalmente, tornare al nostro avvenire, secondo una concezione, improntata alla reversibilità del tempo, che supera ogni determinismo – sia esso di natura lineare o ciclica: back to the future”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *