È morto Nando Signorelli, storico senatore del Msi-An. Un ‘pezzo’ della storia di Viterbo
È morto a 94 anni Ferdinando Signorelli, politico di razza e di lungo corso, pneumologo stimatissimo. È stato un punto di riferimento solido della destra viterbese. Un protagonista indiscusso della vita politica della Tuscia. Nando, classe 1928 – avrebbe compiuto 94 anni il prossimo ottobre – è stato senatore missino per molti anni (4 legislature dal 1983), dopo essere stato consigliere comunale di Viterbo dal 1965 al 1990 e segretario provinciale del Movimento sociale italiano. Da senatore nel 1994, Ferdinando, fratello di Paolo Signorelli, aderì ad Alleanza nazionale, per poi dimettersene nel 2001.
È morto Ferdinando Signorelli, politico di razza
Specialista nelle malattie dell’apparato respiratorio, era un medico capace e intuitivo. Vecchio stampo. Alle alle sue cure si affidarono anche Oscar Luigi Scalfaro e Giulio Andreotti negli anni in cui il fratello Paolo era in prigione e viveva il calvario giudiziario passato alla storia per le ingiuste accuse di terrorismo. Un dramma che Nando visse in prima persona battendosi per anni per la liberta del fratello.
Fu senatore del Msi-An per 4 legislature
Nato a Supino, in provincia di Frosinone, ha molto contribuito alla verità sulle marocchinate per esserne stato testimone. Ferdinando abitavi lì, dove “passava il fronte”, e ha visto con i suoi occhi le donne accogliere festanti i ‘liberatori’, vittime inconsapevoli di quello che sarebbe accaduto. Signorelli era infatti il presidente onorario dell’Associazione nazionale vittime delle marocchinate. Che gli renderà omaggio in apertura della cerimonia del Premio di Letteratura “18 maggio” che si svolgerà a Pontecorvo. A 16 anni scappò di casa, lasciando i genitori, per aderire volontario al fronte insieme ai tedeschi. Imparò velocemente la lingua e seguì le truppe in ritirata a Roma. Presenziava con orgoglio alle commemorazioni storiche nel cimitero militare di Anzio. “Parlo ai militari italiani”, diceva, “a tutti, non a una parte”. Poteva contare sulle adesioni, la stima e l’affetto trasversale. Perché Nando era molto di più di un politico di parte.
Il ricordo della famiglia: Luca, Silvia e Paolo junior
A dare notizia della morte di Signorelli è il nipote Paolo, figlio di Luca, su Facebook, “E io che credevo fossi immortale…Un altro gigante della nostra famiglia che se ne va. Ciao Zio Nando, vola in alto e ritrova Nonno Paolo, tuo fratello”. Silvia Signorelli, figlia di Paolo, lo definisce un secondo Padre. “Uno zio straordinario. Sempre presente nella mia e nelle nostre vite. Un medico eccezionale e un uomo di altissimo spessore culturale e morale. Un pezzo di storia della nostra famiglia che torna con il resto dei suoi cari tra il sole che ci appartiene. Saluta papà”. Luca Signorelli scrive su Facebook che con la morte dello zio “se ne va un pezzo di cuore , sei stato per me un secondo padre , sempre accanto , sempre presente! Un bacio e che tu possa riposare in pace”. La camera ardente sarà allestita oggi e domani presso la Casa di cura Nuova Santa Teresa, a Viterbo. I funerali di Ferdinando si terranno lunedì mattina alle 10 nel santuario di Santa Rosa.