Draghi oggi faccia a faccia con Biden: si parlerà di armi, gas e del contingente italiano nella Nato

10 Mag 2022 11:24 - di Riccardo Angelini

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ed il presidente del Consiglio, Mario Draghi, discuteranno oggi nell’incontro alla Casa Bianca di una “serie di questioni”. Tra queste il modo in cui “continuare a imporre sanzioni paralizzanti” a Putin e alla leadership russa e di come “continuare a sostenere gli ucraini nella loro coraggiosa lotta contro i russi”. Lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, nel corso del briefing con la stampa. Draghi e Biden, ha aggiunto alla vigilia del faccia a faccia, parleranno anche della “stretta cooperazione” tra i due Paesi, del tema della sicurezza energetica europea e della lotta ai cambiamenti climatici.

Draghi si reca al colloquio con Joe Biden recando il fardello di una maggioranza litigiosa sull’invio di armi a Kiev, con M5S e Lega che chiedono uno stop agli aiuti per accelerare sul fronte diplomatico. Al presidente Draghi  – ha detto ieri Matteo Salvini – “ho chiesto di portare negli Stati Uniti la voglia degli italiani di pace. Dopo quasi tre mesi di guerra, decine di migliaia di morti, non saranno altre armi a fermare la guerra e ad avvicinare la pace”.

L’agenda del viaggio del presidente del Consiglio Mario Draghi a Washington prevede oggi alle 14 ore locali a Washington  l’incontro alla Casa Bianca con il Presidente degli Stati Uniti Biden. L’indomani, mercoledì 11, è previsto l’incontro con la stampa accreditata. Alle 14.40, alla Camera dei Rappresentanti, l’incontro con la Speaker Nancy Pelosi e i leader dei Gruppi politici del Congresso. Infine, alle 18.25, sempre ora locale, all’Atlantic Council la Cerimonia di premiazione del Presidente Draghi con il Distinguished Leadership Award 2022.

Cosa potrà chiedere il premier a Biden? – si chiede oggi il Corriere – “indubbiamente sarà oggetto del colloquio la fornitura di medio e lungo periodo di gas liquido all’Italia da parte delle aziende americane. Biden non le controlla, ma può esercitare su di loro una moral suasion e al nostro premier non dispiacerebbe. Un altro tema è una richiesta che il nostro governo porta avanti da mesi, e che si intreccia con la disponibilità di fonti di energia alternative a quelle attuali: la proposta di un price cap europeo al prezzo del gas russo non è un dossier sul quale gli americani possono avere un peso decisivo, ma un’influenza di sicuro. E anche su questo punto sarebbe gradita un’azione diplomatica di Washington più efficace” .

Poi ci saranno le richieste che Biden farà a Draghi: è ormai deciso – scrive il Corriere – “che l’Italia aumenterà la sua presenza militare sul fianco orientale della Nato, rafforzerà la presenza di propri uomini sia in Ungheria che in Bulgaria, dove potrebbe assumere il comando delle operazioni di esercitazione. Ma gli americani chiedono a tutti gli alleati Nato uno scatto maggiore, armi più efficaci per la resistenza ucraina e su questo punto il capo del governo italiano offrirà garanzie rassicuranti”.

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