Desaparecidos: l’ex ufficiale uruguayano Troccoli rinviato a giudizio per l’omicidio di tre italiani

5 Mag 2022 18:25 - di Carlo Marini
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Nel processo, che inizierà il 14 luglio, si sono costituiti parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Repubblica dell’Uruguay e i familiari dei desaparecidos latinoamericani.Il gup di Roma ha rinviato a giudizio l’ex comandante di Marina dell’Uruguay, Jorge Nestor Troccoli, per l’accusa di omicidio della cittadina italiana Raffaella Giuliana Filippazzi, Augustin Potenza ed Elena Quinteros, sequestrati ed uccisi tra il 1976 e il 1977 nell’ambito del cosiddetto ‘Piano Condor’. Il processo inizierà il prossimo 14 luglio davanti alla III corte d’Assise. Nel procedimento si sono costituiti parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Repubblica dell’Uruguay e i familiari delle vittime.

Troccoli aveva trovato riparo in Italia

Jorge Nestor Troccoli è accusato di essere tra i più atroci torturatori uruguaiani nel periodo delle dittature dell’America Latina per le note vicende che hanno riguardato i desaparecidos, non fosse per il fatto che si è rifugiato in Italia, a Marina di Camerota prima, e successivamente a Battipaglia.

Troccoli si trova nel carcere di Carinola, in provincia di Caserta, dove è detenuto in seguito alla sentenza della Cassazione dello scorso luglio che aveva confermato gli ergastoli per gli imputati per la morte di una ventina di desaparecidos.

Il piano Condor: la ricostruzione storica sui desaparecidos

Il piano Condor, come riferisce la ricostruzione storica della Treccani, era un coordinamento segreto tra i servizi di intelligence delle dittature militari di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay per combattere il terrorismo e le forze eversive di sinistra in America Latina. Fu stabilito nel novembre del 1975 su proposta del capo della polizia politica cilena, il colonnello M. Contreras, ma in realtà formalizzò precedenti episodi, fino ad allora solo clandestini, di collaborazione tra questi Paesi. Il piano Condor si avvalse talvolta della complicità o della connivenza della CIA e dell’FBI in quanto le sue finalità sembravano compatibili con la politica degli Stati Uniti.

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