Crimini di guerra, Vadim ai giudici di Kiev: ho ucciso quel ciclista perché ho obbedito agli ordini

14 Mag 2022 15:34 - di Redazione
Vadim
A Kiev va in scena il processo per crimini di guerra al sergente-bambino Vadim Shishimarin, un russo di soli 21 anni. Ieri è comparso davanti ai giudici della Solomianskyi District Court di Kiev all’udienza preliminare. L’accusa è di avere infranto le leggi e i costumi di guerra.
“Era il 28 di febbraio – racconta il Corriere ricostruendo i fatti per i quali il sergente è sotto processo –  la guerra era cominciata da quattro giorni. Vadim era al comando dell’Unità 32010, Quarta divisione carri della Guardia Kantemirovskaja, regione di Mosca. Lui e i suoi uomini erano nel villaggio di Chupakhiva, nell’Oblast di Sumy, quando l’Unità è finita sotto attacco. Per scappare lui ed altri quattro hanno rubato un’auto, e mentre uscivano dal villaggio sono incappati in quell’uomo: un signore di 62 anni in bicicletta che pedalava verso casa sua, ormai a pochi metri da lui. Stava parlando al telefonino, quel tizio. E loro hanno creduto che avvisasse qualche soldato ucraino della loro presenza. Questo ha raccontato Vadim. E ha giurato che ‘mi hanno dato l’ordine di sparare e non potevo rifiutarmi. Ho sparato dal finestrino con il mio kalashnikov’ “.
La procuratrice generale, Iryna Venediktova, ha fatto sapere nelle ultime ore che “sono 600 i sospetti autori di crimini di guerra già identificati, mentre è salito a 10.700 il numero dei casi ai quali si sta ancora lavorando per risalire ai responsabili”.
Vadim, in una intervista a Volodymyr Zolkin, blogger e giornalista che ha avuto il permesso di parlare con i prigionieri di guerra, ha detto di essere andato “in guerra per aiutare mia madre che non ha soldi”. Rischia da 10 anni all’ergastolo. La prossima udienza ci sarà il 18 maggio.

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