Concetto Lo Bello, un grande arbitro e non solo: la sua vita tra aneddoti e imprese

14 Mag 2022 9:56 - di Italpress

ROMA (ITALPRESS) – Un grande arbitro, ma anche parlamentare, sindaco, presidente della Federazione Pallamano e proponente e relatore di una legge per la costruzione di impianti sportivi nel Mezzogiorno. La vita di Concetto Lo Bello, l’arbitro che detiene il record di gare dirette in Serie A (328), è stata raccontata in un libro curato personalmente dal figlio Rosario, con testi anche di Enzo Pennone e Gaetano Sconzo. Il testo “Concetto Lo Bello, storia e momenti di vita tratti dall’archivio di famiglia” è stato presentato oggi a Roma presso il Salone d’Onore del Coni, proprio nel giorno in cui Lo Bello, scomparso nel 1991, avrebbe compiuto 98 anni. Il presidente del Comitato Olimpico, Giovanni Malagò, l’ha ricordato come “uno straordinario personaggio, che ha avuto una carriera durata fino ai 50 anni. Il suo record di partite arbitrate probabilmente durerà per l’eternità e un arbitro come lui forse non ci sarà più”. “Aveva una autorevolezza e una credibilità che tutti gli hanno sempre riconosciuto – ha aggiunto Malagò – ma è riduttivo parlare di Concetto solo come arbitro. La sua eredità onora un percorso più unico che raro. Pensate, quando la fiaccola olimpica arrivò in Italia il presidente della Regione Sicilia la consegnò nelle sue mani. Di fatto Lo Bello fu il primo tedoforo di Roma 1960”.L’ex fischietto Paolo Casarin ha raccontato diversi aneddoti della carriera di Lo Bello: “Di lui avevano rispetto. Lo Bello era un arbitro naturale. Potente, deciso, autentico. In campo ha dato l’esempio di come si doveva arbitrare. Ha insegnato a tutti quelli prima e a tutti quelli dopo di lui”. Presenti in sala l’ex calciatore Giancarlo De Sisti e l’arbitro Doveri, che domenica arbitrerà Cagliari-Inter. Secondo Pasquale Loria, numero uno della Federazione Italiana Giuoco Handball, “il percorso di Lo Bello alla presidenza della Federazione Pallamano è coinciso con il grande sviluppo del nostro sport in Italia. Ci ha lasciato la sua visione: un uomo di grande apertura e di grande capacità nel leggere il futuro”.
(ITALPRESS).

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