Cisgiordania, uccisa con un colpo in testa durante un blitz israeliano la giornalista di al-Jazeera Shireen Abu Aqleh

11 Mag 2022 9:41 - di Paolo Lami

Era considerata una veterana di grande esperienza la giornalista di al-Jazeera, Shireen Abu Aqleh, rimasta uccisa nel nord della Cisgiordania durante uno scontro tra soldati israeliani e palestinesi.

Secondo il ministero della Salute palestinese, la giornalista di al-Jazeera è stata raggiunta da un colpo d’arma da fuoco alla testa ed è deceduta.

Un altro collega del giornale palestinese Al-Kuds – hanno fatto sapere – ha riportato ferite da colpi d’arma da fuoco nell’incidente a Jenin.

Stando alle notizie dell’agenzia palestinese WafaShireen Abu Aqleh è rimasta uccisa stamani durante un’operazione delle forze israeliane, mentre l’altro reporter, Ali Samoudi, è in condizioni stabili.

Le circostanze della morte della Abu Aqleh non sono chiare – sottolinea, per la stessa al-Jazeera, Nida Ibrahim da Ramallah – ma “video dell’incidente mostrano che è stata colpita alla testa“.

“Stava seguendo gli eventi a Jenin, in particolare un blitz israeliano – ha detto – quando è stata colpita da un proiettile alla testa“.

Poco più tardi, tuttavia, con un articolo molto duro, Al Jazeera ha definito l’uccisione della sua corrispondente “un palese omicidio, che viola le leggi e le norme internazionali” aggiungendo che “le forze di occupazione israeliane hanno assassinato a sangue freddoShireen Abu Akleh, “mentre svolgeva il suo dovere giornalistico, indossando chiaramente una giacca da giornalista che la identifica come tale”.

Il Jerusalem Post scrive di scontri tra “palestinesi armati” e forze israeliane a Jenin iniziati dopo operazioni di queste ultime, anche nel campo profughi di Jenin, vicino a Burkin, e in altre località della Cisgiordania per effettuare arresti. in relazione all’attacco terroristico di Bnei Brak, in Israele.

“Nelle ultime ore le Idf e le forze di sicurezza israeliane hanno condotto un’attività di antiterrorismo per arrestare sospetti terroristi nel campo profughi di Jenin – fanno sapere via Twitter le Idf. – Durante l’attività, decine di uomini armati palestinesi hanno aperto il fuoco e lanciato esplosivi contro i soldati. I militari hanno risposto al fuoco in direzione degli uomini armati”.

Le Idf “stanno indagando sugli eventi e valutando la possibilità che giornalisti siano stati colpiti dagli uomini armati palestinesi“, la versione degli israeliani.

L’altro reporter ferito, Ali Samoudi ha raccontato che sia lui che Shireen Abu Akleh indossavano giubbetti antiproiettile blu con la scritta «Press» che li rendevano perfettamente riconoscibili come giornalisti.

Nata a Gerusalemme est, 51 anni fa, Shireen Abu Aqleh lavorava per al-Jazeera dal 1997 ed era considerata una veterana sul campo avendo seguito, fra l’altro, anche la seconda Intifada.

Shireen Abu Aqleh aveva inizialmente  studiato architettura all’Università di Scienza e Tecnologia in Giordania, ed è poi passata alla specializzazione in giornalismo cartaceo conseguendo una laurea presso l’Università di Yarmouk in Giordania.

Dopo la laurea era tornata in Palestina e aveva  iniziato a lavorare come giornalista anche per Radio Monte Carlo. Nel 1997 era poi passata al  canale satellitare Al Jazeera e lo è ancora fino ad oggi.

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