Putin blocca l’assalto all’acciaieria di Mariupol: “Ma la città è sotto il nostro controllo”

21 Apr 2022 10:35 - di Lucio Meo

C’è una svolta nell’assedio dell’acciaieria ucraina di Mariupol, dove sono asserragliati i soldati del battaglione Azov e forse centinaia di civili. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha definito “inopportuno” l’assalto alla zona industriale dell’acciaieria di Azovstal a Mariupol e ha ordinato di annullarlo chiedendo però di isolare l’area in modo che “non voli una mosca”. Putin ha spiegato – come riferisce la Tass – che l’annullamento dell’assalto all’Azovstal nasce dalla volontà di salvare le vite dei soldati russi e ha assicurato che garantirà  la vita e un trattamento dignitoso ai soldati ucraini che si arrendono. Negli stessi minuti, però, parlava anche il ministo della Difesa russo, che annunciava proprio a Putin la conquista di Mariupol e la caduta dell’acciaieria entro qualche giorno. Un gioco delle parti?

Putin e l’assalto all’acciaieria di Mariupol bloccato o sospeso

Il sospetto è che l’annuncio del blocco delle operazioni intorno all’acciaieria di Mariupol possa essere una mossa tattica per allentare la tensione in vista di un assalto finale decisivo, come lascia intuire il ministro russo Shoigu: “La Russia ha catturato Mariupol. E nella città portuale la situazione è calma, i civili possono tornarvi”, ha detto il titolare della Difesa russo nel corso di un incontro con il presidente russo, che – davanti alle telecamere della tv pubblica – si congratula per il successo dell’operazione e annuncia di aver annullato l’assalto all’acciaieria Azovstal, dove sono asserragliate gli ultimi militari ucraini in cità.

Secondo Shoigu – che appare in abiti civili a differenza di quanto avvenuto in passato – la Russia ha evacuato più di 142mila civili da Mariupol, mentre sarebbero 1.478 i combattenti ucraini che si sono già arresi. Sono invece più di duemila i combattenti ucraini ancora all’interno dell’impianto metallurgico di Azovstal. A liberare Mariupol, secondo il ministro della Difesa di Mosca, sono state le forze armate russe e le milizie popolari di Donetsk.

Quattro bus hanno evacuato i civili dalla città assediata

Le autorità ucraine hanno intanto confermato oggi che un totale di quattro autobus sono riusciti a lasciare ieri Mariupol attraverso il corridoio umanitario aperto nella città e hanno annunciato che l’evacuazione dei civili dal centro, assediato dalle forze russe, proseguirà in giornata. La vicepremier Irina Vereshchuk ha reso noto attraverso il suo account Telegram che i ” quattro autobus si sono fermati per la notte a Berdyansk e ora si stanno dirigendo a Vasilivka. Speriamo che arrivino presto a Zaporizhia”. “Oggi continueremo a evacuare donne, bambini e anziani – ha affermato Vereshchuk – La situazione della sicurezza è difficile. Potrebbero esserci dei cambiamenti”.

La stessa Vereshchuk aveva denunciato ieri sera che il corridoio umanitario non funzionava come previsto ed aveva incolpato la Russia per questo. “A causa della mancanza di controllo sul proprio esercito, gli invasori – ha dichiarato – non sono stati in grado di garantire un cessate il fuoco adeguato”.

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