Poliziotti suicidi, la drammatica statistica italiana: 12 morti l’anno, molti non resistono allo stress

27 Apr 2022 13:13 - di Davide Ventola
poliziotti suicidi

I suicidi dei poliziotti italiani sono un tema ignorato dai principali organi d’informazione, ma che uomini e donne delle forze dell’ordine vivono quotidianamente sulla loro pelle. Una media di un morto suicida al mese, che desta allarme.

“Ci sono stati 326 casi di suicidio nella Polizia di Stato dal 1995 a oggi, il trend è stabile”. Lo ha detto Fabrizio Ciprani, direttore Centrale di Sanità della Polizia di Stato, intervenuto al convegno “La problematica dei suicidi nella Polizia di Stato” nella sede della Cgil a Roma. “Da 1995 a oggi la media è di 12 casi annuali, più alta che nella popolazione generale”, ha sottolineato Ciprani aggiungendo però che il tasso di suicidi in Italia, sia nella Polizia che nella popolazione generale, è più basso rispetto ad altre nazioni europee. Ciprani ha spiegato che, in base ai dati il “94% dei suicidi riguarda persone di sesso maschile” e soprattutto nella classe di età “41-50 anni” ma queste cifre vanno lette considerando che il personale della Polizia di Stato è in maggioranza di sesso maschile e molto rappresentato in quella classe di età.

Una media più alta rispetto alla statistica della popolazione generale

Tra i “motivi scatenanti” dei suicidi, ha spiegato Ciprani, quelli di “natura affettiva ed economici” ma generalmente nel caso dei suicidi sono diverse le motivazioni che, insieme, portano a un “degrado della qualità della vita che non consente di resistere a una situazione stressante”.

Durante la pandemia Covid, ha continuato il direttore Centrale di Sanità della Polizia di Stato, c’è stata una “diminuzione dei suicidi, abbiamo registrato un tasso di suicidi minore. Ma dobbiamo stare attenti al dopo”.

Poliziotti suicidi, l’intervento di Lamberto Giannini: “Abbiamo piena consapevolezza del problema”

Il Capo della Polizia Lamberto Giannini, intervenuto al convegno ha spiegato che “c’è piena consapevolezza del problema e vogliamo affrontarlo”. “Non possiamo non prendere atto che c’è questo problema e non possiamo non mettere tutto il nostro impegno per trovare delle soluzioni che sono difficili”, ha spiegato Giannini assicurando “massima trasparenza per affrontare, a viso aperto, queste situazioni e limitare le situazioni di disagio”.

Altro impegno è sulla “formazione”, ha detto il Capo della Polizia ricordando anche “l’attenzione” rispetto alla modifica all’articolo 48 del Regolamento di servizio dell’amministrazione di pubblica sicurezza che prevede il ritiro del tesserino e dell’arma in caso di infermità neuro-psichiche, provvedimento che secondo i sindacati rischia di aggravare la situazione di disagio.

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