Nuova censura in Afghanistan, i talebani mettono all’indice TiKTok: «Confonde i giovani»

21 Apr 2022 15:28 - di Eugenio Battisti

Confonde i giovani“. Così, con una motivazione soltanto all’apparenza etica, le autorità dell’Afghanistan hanno bandito TiKtok. I Talebani, che dallo scorso agosto sono di nuovo padroni,  mettono al bando la piattaforma su Twitter. Inamullah Samangani, uno dei portavoce, ha ‘intimato’ un ordine al ministero delle Comunicazioni. Perché blocchi TikTok e il gioco Pubg. Vietata anche, stando al portavoce, la diffusione di contenuti “immorali” da parte dei canali tv.

Afghanistan, i talebani vietano TikTok

Si tratta solo di una delle ultime decisioni censorie, annunciate nell’Afghanistan in mano ai Talebani. Che hanno tra l’altro imposto limitazioni alle donne per gli spostamenti. Chiuso le classi delle scuole superiori alle studentesse. In un Paese di 40 milioni di persone.  In cui, secondo i dati Onu, il 95% della popolazione non ha cibo a sufficienza. Più che su motivazioni morali la scelta poggia sulla solita logica della censura. E della limitazione della libertà di espressione che caratterizza l’estremismo islamico.

C’è chi dice no: l’esempio di Tasnim Ali

Non mancano esempi di scelte inverse. Nelle sue pagine social prova a combattere i pregiudizi sulla religione musulmana. E, in particolare, sulle donne che indossano il velo. Lei è Tasnim Ali Conosciuta sui social come l’influencer con il velo. Perché ha il capo e collo coperto dall’hijab. Ma scoperto il volto, giorno dopo giorno vede aumentare il numero dei propri follower tra Instagram e TikTok. Fare l’influencer “nasce per caso, in realtà – ha confidato Tasnim Ali all’Agi – nasce dalla curiosità delle persone. Perché sono loro che continuano a farmi domande e a incuriosirsi riguardo la mia religione. Io non ho fatto altro che rispondere alle loro domande. Così è partito il tutto”.

Influencer per caso, nega i pregiudizi sull’Islam

Nel 2021 da Salerno, dove si trovava per una manifestazione di moda, l‘Evening Dresses show, ha condiviso diverse stories su Instagram. Decisamente provocatorie. E, tra queste, una in cui si vede una modella indossare una t-shirt con la scritta Freedom for afghan women’ “Devono essere assolutamente liberate le afghane – dice – la situazione sta sfuggendo di mano più che altro per colpa di una brutta interpretazione della sharia. Spero che possano essere liberate al più presto e che ci siano meno discriminazioni”. Se la religione fosse veramente quella – dice – allora quella doveva essere applicata anche su di me durante il mio percorso di crescita. Invece, così non è stato, né su di me, né su tutte le ragazze musulmane che conosco“.

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