Napoli, fu ucciso per un parcheggio per difendere la figlia. Incendiato il manifesto che chiedeva giustizia
Un manifesto affisso a Torre Annunziata (Napoli) con la foto di Maurizio Cerrato e la scritta “Giustizia per Maurizio” è stato parzialmente incendiato da ignoti. A notare l’accaduto una gazzella della sezione radiomobile della compagnia di Torre Annunziata, impegnata in un servizio ad alto impatto disposto dalla compagnia. La pattuglia stava percorrendo viale Pastore Raffaele quando ha notato che l’incendio del manifesto affisso nel sottopasso dell’autostrada. Ricordiamo la drammatica vicenda familiare che coinvolse il 61enne Maurizio Cerrato, che ha trovato la morte il 19 aprile 2021 a Torre Annunziata per aver difeso la figlia in una lite nata per un parcheggio in strada. Il manifesto intendeva commemorare l’episodio e chiedere giustizia.
Napoli, la tragedia nata per un parcheggio
La banalità del male fece irruzione tragicamente nella vita della ragazza, che aveva parcheggiato la propria auto occupando uno spazio arbitrariamente occupato da una famiglia con una sedia. La giovane donna la spostò per far posto alla propria auto. Per ritorsione, al suo ritorno trovò una ruota forata. Ne nacquero delle rimostranze, una lite finita nel peggiore dei modi. Un componente della famiglia aggredì Cerrato, che era intervenuto sul luogo per aiutare la figlia a sostituire la ruota bucata; di seguito altre persona aggredirono Cerrato, tra le quali un fratello e un familiare del primo aggressore. Alla fine il papà della ragazza è stato accoltellato al torace venendo ucciso. Lo scorso 7 aprile il Tribunale di Torre Annunziata ha celebrato l’udienza preliminare a carico dei 4 balordi imputati: tutti rinviati a giudizio per omicidio volontario aggravato.