Stangata anche sui commercianti: multe doppie già dal 30 giugno a chi non usa il Pos

13 Apr 2022 15:11 - di Leo Malaspina
Si fa strada l'ipotesi di multe doppie per i commercianti che non usano il Pos, il cui obbligo oggi potrebbe essere anticipato al 30 giugno

Si va verso una riunione del Consiglio dei ministri per questo pomeriggio alle 17. Sul tavolo dovrebbe esserci -il condizionale in queste ore è d’obbligo- anche il cosiddetto decreto Pnrr 2, con misure per snellire alcune procedure legate alla messa a terra del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e mettere in salvo il ‘tesoretto’ di 191,5 miliardi dote del Next Generation Eu.

Tra le norme attese, anche le cosiddette misure ‘anti-evasione’, tra le quali svettano multe per l’obbligo del Pos, il dispositivo elettronico che consente di utilizzare le carte. L’obbligo per esercenti e professionisti in realtà esiste dal 2014, ma non la multa. Che dovrebbe diventare realtà dal 1 gennaio 2023 -come deciso dal Parlamento col primo decreto Pnrr approvato lo scorso dicembre- una data che potrebbe tuttavia essere anticipata al prossimo 30 giugno se il governo dovesse -già oggi- approvare una norma in questa direzione. Non risulta al momento confermata la conferenza stampa del premier Mario Draghi, che potrebbe essere indetta subito dopo il Cdm.

 Le multe doppie e  l’obbligo del Pos da giugno

Nella bozza, all’articolo 15, infatti, al provvedimento “in materia di sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici, le parole ‘dal 1° gennaio 2023’ sono sostituite dalle seguenti: ‘dal 30 giugno 2022’”. Per diffondere i pagamenti elettronici  contro l’uso della moneta contante, dunque, si interviene con multe sull’utilizzo del Pos anche con multe salate per chi non accetta i pagamenti con bancomat e carta di credit con doppie sanzioni  (30 euro più il 4% del valore della transazione) a carico di chi non accetta i pagamenti con moneta elettronica.

I commercianti, ovviamente, non ci stanno. «La diffusione dei pagamenti elettronici — dice una nota di Confcommercio— va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese — a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente — e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti».

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