L’Italia, paese di inventori: in Europa cresciamo più di tutti per domande di brevetto

5 Apr 2022 11:45 - di Luciana Delli Colli
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L’Italia si conferma un Paese di inventori. Nel 2021, infatti, le domande di brevetto arrivate all’European Patent Office sono cresciute del 6,5%, dopo che nel 2020 avevano già visto un aumento del 3,4%. Gli italiani si attestano così ben sopra la media di “creatività” europea, che nei 27 si attesta su una crescita complessiva del 2,7%.

L’impatto della pandemia sulle richieste di brevetto

In numeri assoluti, nel 2021, aziende e singoli inventori italiani hanno depositato presso l’Epo un totale di 4.919 domande di brevetto, il numero più alto mai registrato fino ad oggi. Le domande complessive arrivate all’ufficio europeo sono state invece 188.600, pari a un aumento del 4,5% su base annua. L’incremento di richiesta di brevetti riguarda in modo particolare la tecnologica, dove la crescita ha riguardato ben nove settori su 10 e l’impennata ha riguardato soprattutto la comunicazione digitale e la tecnologia informatica. Una grossa spinta, poi, si è registrata nel settore farmaceutico e biotecnologico, dove il traino lo hanno fatto i vaccini e le altre aree dell’assistenza sanitaria. Insomma, la pandemia ha inciso anche su questo.

Cina e Usa guidano la classifica degli inventori

A farla da padrone, considerando i dati a livello globale che riguardano 38 Paesi Epo, sono stati Cina e Usa, rispettivamente con il +24% e il +5,2% rispetto al 2020, su una media complessiva di +2,8%. In particolare, la cinese Huawei è stata la principale richiedente di brevetti presso Epo nel 2021 (come nel 2019), seguita dall’ex numero uno del 2020, Samsung, e da Lg, entrambe aziende della Corea del Sud. Il dato è coerente con quanto osservato nell’ultimo decennio, quando la quota di domande provenienti dall’Europa si è progressivamente ridotta (dal 50% del 2013 al 44% del 2021), per il crescente numero di attori extra europei, in particolare asiatici, che hanno iniziato a chiedere tutela per i loro prodotti su questo mercato.

In Italia trainanti trasporti e medicina

Per le aziende italiane, il settore dei trasporti, con un focus sull’automobilistico, è stato ancora una volta per il quarto anno consecutivo il settore tecnologico numero uno per le domande di brevetto all’Epo. Aziende e inventori italiani hanno depositato 400 domande di brevetto in tecnologia legate ai trasporti nel 2021 presso Epocon un aumento del 9,3% rispetto all’anno precedente e più del doppio della crescita media complessiva di quel settore (+4,5%). Nella tecnologia medica, il secondo settore tecnologico più grande in assoluto a Epo nonché terzo settore tecnologico più grande in Italia, gli inventori italiani hanno depositato il 16,4% di domande di brevetto in più rispetto al 2020, superando nettamente l’aumento medio dello 0,8%.

Le aziende italiane che hanno chiesto più brevetti

Con 85 domande, l’azienda di automazione e robotica Fameccanica ha scalato la classifica come prima azienda italiana per numero di domande, seguita dal fornitore di macchine per tabacco G.D. (54 richieste) e da Pirelli (52). Ma i grandi richiedenti del calibro di Stellantis, CNH Industrial NV o STMicroelectronics NV non compaiono in questa classifica in quanto non sono registrati in Italia, ma nei Paesi Bassi.

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