Epatiti acute nei bambini, il ministero esorta a segnalare casi sospetti. I sintomi: ecco cosa sappiamo

23 Apr 2022 15:37 - di Prisca Righetti
epatiti bambini

Epatiti acute nei bambini: l’allarme è scattato a livello europeo, e si è presto diffuso anche in Italia. Per ora ne sappiamo ben poco, a parte il fatto che vengono colpiti bimbi con meno di 6 anni, e che l’origine è sconosciuta. Ma cerchiamo di esaminare quello che fin qui medici e addetti ai lavori hanno potuto appurare. Fino ad ora, dunque, le infezioni registrate in casa nostra da da inizio anno, contati dai reparti di epatologia pediatrica, sarebbero 17. Ma, come sottolinea il Ministero della Salute al momento, «le segnalazioni di casi sospetti si succedono rapidamente».

Epatiti nei bambini: il Ministero al lavoro sulla circolare sulla segnalazione dei casi sospetti

Tanto che il dicastero presieduto da Roberto Speranza sta lavorando a una circolare sulle epatiti acute dalla causa sconosciuta nei bambini, con le indicazioni a Regioni, strutture sanitarie e medici sui controlli da eseguire, dopo l’allerta del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) e la segnalazione di alcuni casi sospetti in Italia, oggetto di indagini approfondite. Nella circolare, come in quella emanata il 14 aprile, si chiede alle Regioni di comunicare ogni caso sospetto di epatite con cause ignote. E di fare tutti gli accertamenti specifici richiesti.

Le ipotesi sull’origine delle infezioni

Al momento, però, l’unica certezza a fare da faro nel buio delle segnalazioni e dei dubbi, è che le forme aggressive di epatite non appartengono a quelle note A, B, C, D ed E. Pertanto, resta da individuare cosa le provochi. Potrebbe essere un nuovo virus, ipotizzano gli esperti. Nella difficoltà di analizzare e agire in clima di preoccupazione, angoscia e sospetto che derivano dal fatto che nel nostro Paese queste epatiti gravi incidono al ritmo di una decina l’anno. Una casistica però raggiunta e superata in questo periodo in pochi giorni. È possibile, dunque, che si tratti dello stesso tipo di infezione che si sta diffondendo in Europa.

Epatiti nei bambini: l’allarme arriva da Regno Unito

Occorre partire dal Vecchio Continente, dunque. E precisamente dal Regno Unito, dove ieri i casi sono arrivati già a 108 (con 8 bambini sottoposti necessariamente ad un trapianto di fegato). Ma nel frattempo, stanno arrivando anche molte segnalazioni da diversi altri Paesi europei. Nella preoccupazione dell’aumento di queste strane infezioni, allora, qualcuno ha ipotizzato che tali gravi forme di epatite possano essere causate da adenovirus: un tipico virus che generalmente provoca innocui raffreddori o diarrea negli adulti. E raramente può causare problemi più gravi nei più piccoli.

I sintomi ricorrenti: vomito, dissenteria, stanchezza

L’origine di questa forma di epatite «ha tutte le caratteristiche di quelle virali», spiega rilanciato da Today.it Giuseppe Indolfi, consulente Oms e coordinatore del gruppo fegato della Società europea di gastroenterologia ed epatologia. «I bambini, in larga parte sotto i 6 anni, cominciano con vomito e diarrea e poi vanno incontro a un particolare stato di stanchezza, fanno gli esami del sangue e riscontrano l’aumento delle transaminasi. Questo – sottolinea l’eserto – è tipico di un’infezione virale. Ma finché non siamo certi che tutti questi casi siano determinati da uno specifico virus, possiamo solo ipotizzarlo».

Nei bambini l’epatite acuta si manifesta con disturbi gastrointestinali e colorito giallastro

L’epatite spesso non ha sintomi evidenti, ma possono includere urine scure, feci di colore grigio pallido, prurito della pelle e ingiallimento degli occhi e della pelle. Le persone infette possono anche soffrire di dolori muscolari e articolari, febbre alta, sentirsi male ed essere insolitamente stanchi per tutto il tempo. Nei bambini i sintomi sono molto riconoscibili: l’epatite acuta si manifesta con disturbi gastrointestinali, ma soprattutto il bambino assume un colore giallo. Nei casi diagnosticati – conclude Indolfi – ci sono state guarigioni spontanee. Nelle quali gli epatociti si sono rigenerati. In altri casi invece il fegato non è riuscito a recuperare il danno e si è reso necessario un trapianto.

Una prima spiegazione sui casi “sospetti”

Secondo un’ipotesi correlata a questa supposizione, che ha fatto parecchio rumore. Ad oggi non ancora provata. Ma che ha indotto molti virologi ed esperti a escludere tempestivamente qualunque forma di correlazione tra vaccino anti-Covid e epatiti nei bambini, è possibile che la scarsissima esposizione della popolazione generale ai virus più comuni, causa lockdown e restrizioni degli ultimi due anni, abbiano fatto sì che i bambini possano aver sviluppato difese immunitarie più basse che in passato. Di conseguenza, l’esposizione meno protetta ad adenovirus, potrebbe essere stata una causa primaria per l’esplosione di casi di epatite acuta nei bambini. Tale per cui, ad oggi, circa un piccolo su dieci ha avuto bisogno di un trapianto per sopravvivere.

Lopalco: «Non chiamatela epatite misteriosa, si alimentano complottismi»

Ma attenzione. Analisi, report e articoli scientifici tendono a ridimensionare la portata della correlazione individuata tra lockdown, difese immunitarie e epatiti acute, sottolineando già una settimana fa che: c’è troppo poco per avanzare con convinzione la teoria secondo cui restrizioni e mascherine abbiano causato le epatiti anomale. Allora? Al momento ci si ferma a quanto conosciuto e che è possibile argomentare. Come ribadisce l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco. Che in un post su Facebook sui casi di epatite acuta registrati fra i bambini in Europa e Usa, sostiene: «Definirla epatite misteriosa non fa bene. Si alimentano dietrologie e complottismi. Non c’è nulla di misterioso. Di virus in grado di causare epatite virale ne conosciamo tanti. E alla lista se ne possono aggiungere di nuovi».

«Ci vuole tempo per arrivare a una verità scientifica»

E ancora: «Si tratta di una forma di epatite da causa da accertare. Lo so, definirla misteriosa attira più attenzione. Ma la verità scientifica – sottolinea l’esperto – non ha bisogno di attenzione mediatica. Ha bisogno di lavoro metodico. E meno pressioni si fanno, più è probabile che i risultati siano attendibili». Concludendo, poco ottimisticamente che: «Ci vuole tempo per definirne la causa. E non è escluso che, come avvenuto spesso in passato, la causa resti indefinita».

Bassetti: epatiti nei bambini? «Difficile farsi un’idea, ma…»

Sui casi di epatite acuta di origine misteriosa nei bambini, che si stanno registrando in Europa, «è difficile farsi un’idea», interviene nel dibattito il virologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti. «Potrebbe essere un agente infettivo. Ad esempio un adenovirus che può dare un quadro così aggressivo, ma negli immunodepressi. Invece qui i casi sono in bambini sani, quindi è molto importate capire in questa fase se è un virus o un nuovo agente di epatite che colpisce solo i bambini. Ci preoccupa il fatto che siamo di fronte a una epatite molto grave. Che in alcuni casi ha portato al trapianto». E che, a causa ignota, stanno aumentando in Europa. E incrementando anche negli Usa…

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