Covid, sfiorati 100mila nuovi casi, 205 i morti. Locatelli: “La quarta dose ai fragili è una priorità”

20 Apr 2022 20:42 - di Redazione
Covid

Tornano a sfiorare quota 100mila i nuovi positivi. Sono infatti 99.848 i contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 27.214. Le vittime sono invece 205, in aumento rispetto alle 127 registrate ieri. Il tasso di positività è al 16,4% (ieri era al 15,6%). Sono 610.600 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 174.098. Per quanto riguarda i posti letto in ospedale, sono 413 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 9 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 44. I ricoverati nei reparti ordinari sono 10.207, ovvero 7 in meno rispetto a mercoledì.

Nuovi casi, Lombardia in testa. Seguono Campania e Lazio

La regione con il maggior numero di nuovi casi eè la Lombardia con 14.065, seguita da Campania (12.275), Lazio (10.681), Veneto (9.754) e Puglia (8.887). Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ospite a Sky TG24 ha posto l’accento su una priorità. “E’ importante insistere” sull’opportunità che le categorie per cui è indicata la quarta dose di vaccino anti-Covid la facciano. Anche se “ovviamente non c’è alcun obbligo”: aderire a questa possibilità va considerata più di una semplice opzione secondo Franco Locatelli.

Locatelli: la priorità è la quarta dose ai fragili

“Credo che parlare in questo momento di quarta dose in autunno per tutti, di vaccini adattati alle varianti, di fatto distolga l’attenzione rispetto alla priorità: che è quella, adesso, di coprire queste persone che altrimenti rischiano di essere esposte a rischi di sviluppare patologia grave”, ha ammonito l’esperto. “Adesso rimaniamo focalizzati sulla quella che è la priorità – ha ribadito -; perché altrimenti poi passa un messaggio di reiterato bisogno di vaccinazione che in questo momento non ha nessuna base solida, e rischiamo solo di ingenerare stanchezza vaccinale”.

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