Palamara: l’assoluzione del pm Storari squarcia il velo di ipocrisia sulle manovre nella magistratura

8 Mar 2022 14:33 - di Silvio Leoni
Palamara

Le dichiarazioni del pm Paolo Storari e la sua assoluzione squarciano il velo dell’ipocrisia aprendo, sostiene l’ex-consigliere del Csm, Luca Palamara, uno squarcio di verità.

Palamara, ex-membro del Consiglio superiore della magistratura ed ex-capo dell’Anm, commenta con l’Adnkronos l’assoluzione del pm di Milano Paolo Storari dall’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito del processo, celebrato con rito abbreviato davanti al Gup di Brescia, sui verbali segretati di Piero Amara, ex-avvocato esterno di Eni, verbali che Storari consegnò allora Consigliere del Csm Piercamillo Davigo per “autotutelarsi” dalla presunta inerzia dei vertici della procura di Milano ad indagare sulla presunta Loggia.

“In attesa di leggere le motivazioni, è indubbio – dice Palamara – che la sentenza di assoluzione di Storari aggiunge ora un fondamentale contributo per comprendere il reale accadimento dei fatti avvenuti all’interno della Procura di Milano e al Csm tra il giugno 2019 ed aprile 2021 relativamente alla gestione delle dichiarazioni rese dall’avvocato Amara sulla vicenda Eni nonché sulla cosiddetta ‘Loggia Ungheria’”.

Palamara si dice certo “che il velo di ipocrisia che ha caratterizzato l’intera vicenda, ed in particolare la tesi della sussistenza di presunte logge in grado di carpire informazioni sulle indagini nonché di influenzare le nomine al Csm, alcune delle quali riguardanti paradossalmente gli stessi magistrati che interrogavano Amara, sia destinato ad essere definitivamente squarciato anche nei dibattimenti che mi riguardano, come ho già raccontato a Sallusti nel libro ‘Lobby e Logge’”.

“Tuttavia – prosegue Palamara -, la gravità dei fatti accaduti che hanno riguardato anche santuari apparentemente invalicabili del mondo della magistratura, non possono più rimanere confinati nelle aule di giustizia, poiché coinvolgono l’intero mondo istituzionale e soprattutto i cittadini che hanno il diritto di essere informati su come realmente funzionano i meccanismi interni del mondo della giustizia“.

“Da questo punto di vista – conclude Palamara – sono certo che le dichiarazioni rese da Storari nel suo interrogatorio del 19 maggio del 2021 alla Procura di Brescia costituiscano dopo questa assoluzione un macigno oramai invalicabile per ricostruire il reale accadimento dei fatti“.

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