Novavax è un flop totale: gli scettici del vaccino restano a casa. Buttati finora 20 milioni di euro
Un fallimento totale. Doveva essere il vaccino che convinceva anche il più accanito dei no vax e invece le aspettative sono andate deluse. A un mese dal suo sbarco in Italia “Novavax” si è rivelato un clamoroso flop.
Novavax, un flop totale per l’Italia
Il generale Figliuolo ne ha distribuite un milione e 23 mila dosi, ma a oggi ne sono state somministrate poco più di 16 mila. Appena l’1,6% del totale. Il “Nuvaxovid” (nome commerciale) è stato autorizzato dall’Ema per chi ha più di 18 anni. L’Aifa ha specificato che va utilizzato esclusivamente per chi non ha fatto neanche una dose. Che significa 4 milioni e 39 mila over 18. Che hanno snobbato anche l’ultimo vaccino americano. Acquistato dall’Italia per circa 20 milioni di euro. Uno spreco visto i risultati non prevedibili.
Somministrato solo l’1,6% delle dosi
In teoria avrebbe dovuto persuadere gli scettici che, improvvisandosi medici e scienziati, dicevano di non fidarsi dei prodotti a mRna. “Nuvaxovid”, invece, è un vaccino tradizionale. A base di proteine, ingegnerizzato dalla sequenza del ceppo originale di Wuhan del Sars-Cov-2. Creato grazie alla tecnologia delle nanoparticelle ricombinanti, genera l’antigene derivato dalla proteina spike. Ed è formulato con l’adiuvante Matrix-M. Brevettato da Novavax per migliorare la risposta immunitaria.
I no Vax non si fidano di nulla
Dopo la somministrazione il sistema immunitario identifica la proteina. E inizia a produrre attacchi naturali come attacco del virus. I risultati della sperimentazione di fase 3 hanno dato risultati comparabili a quelli dei vaccini di Pfizer e Moderna a base di mRna. E hanno mostrato un’efficacia complessiva dell’82,7%, che sfiora il 100% contro le forme gravi di malattia. Ma neppure questo vaccino ha trovato il gradimento dei no vax. Che si tratti di Novavax o Pfizer o Moderna, ormai a fare la prima dose non si presenta più nessuno. Martedì sono stati appena 989. Luedì era andata un po’ meglio: 2.037. Ritmi lentissimi che dimostrano come la campagna vaccinale per i pasdaran del ‘vaccino mai’ è fatica e soldi sprecati.
Hub vaccinali semideserti
Ma anche con le terze dosi le cose procedono male. Martedì se ne sono fatte 39.200, il giorno prima poche note di più. Nulla rispetto alle 500mila persone di gennaio. Per poter conquistare l’agognato super green pass per accedere a ristoranti e bar. Con il nuovo decreto del governo, che manda in pensione l’obbligo del certificato verde dal 1° aprile, gli hub vaccinali rischiano il deserto.