L’Osservatore Romano: «Da Putin ultimatum, più che trattative. Il cessate il fuoco è più lontano»

5 Mar 2022 17:31 - di Federica Parbuoni
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Un «ultimatum» più che delle trattative: L’Osservatore Romano commenta così l’atteggiamento della Russia di fronte ai negoziati con l’Ucraina, manifestando il proprio pessimismo rispetto all’esito dei colloqui. «L’accordo su un cessate il fuoco appare, se possibile, ancora più lontano dopo che il presidente Putin ha chiarito senza mezzi termini la sua posizione: Kiev deve essere “ragionevole”, che per il leader del Cremlino significa soddisfare “tutte le richieste russe”». Dunque, commenta il quotidiano d’Oltretevere, «più che una trattativa, un ultimatum».

L’Osservatore romano scettico sulle trattative di Putin

«Nel decimo giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, la popolazione è sempre più allo stremo delle forze. Gli attacchi – si legge ancora sul quotidiano vaticano – si susseguono su più fronti, anche se il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi una tregua temporanea e l’apertura di corridoi umanitari per consentire l’uscita di civili da Mariupol e Volnovakha, due località sotto assedio delle truppe di Mosca. A Mariupol, però – ha ricordato l’Osservatore – hanno rinviato lo sgombero dei civili per il mancato rispetto del cessate il fuoco».

L’analisi sull’offensiva militare di Mosca

«Nonostante l’apertura dei primi corridoi umanitari – annota ancora il quotidiano – la vasta offensiva militare non si ferma. Anche stamane in molte città ucraine le sirene antiaereo hanno continuano a risuonare». «A preoccupare in queste ore è anche l’avanzata dell’esercito di Mosca verso una seconda centrale nucleare, quella di Yuzhnoukrainsk nella regione orientale di Mykoliav, la seconda per importanza del Paese, dopo avere già preso il controllo dell’impianto di Zaporizhzhia (il più grande d’Europa), oggetto di un attacco due notti fa». «Per molti analisti – chiarisce L’Ossservatore – la strategia di Mosca appare chiara: assicurarsi il controllo dei centri che garantiscono la fornitura di elettricità all’intera Ucraina».

 

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