L’arcivescovo di Kiev: «Basta fiumi di sangue, quasi un milione di profughi ha lasciato l’Ucraina»

4 Mar 2022 13:37 - di Sara Gentile
arcivescovo di Kiev

Quasi un milione di profughi ha lasciato l’Ucraina. Il dato viene fornito dall’arcivescovo di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, nella nona giornata di guerra. Shevchuk comunica poi un altro fatto allarmante: «Ci ha fatto rabbrividire la notizia della centrale nucleare di Zaporizhya in fiamme». «Proprio ieri – scrive Shevchuk – abbiamo visto gli orrori dei bombardamenti delle nostre città: Sumy, Kharkiv. La situazione è stata particolarmente difficile a Chernihiv, dove in un colpo almeno 33 persone sono morte sotto le bombe. Oggi dell’Ucraina possiamo dire: fiumi di sangue e mare di lacrime. Ma soprattutto al mattino, ci ha fatto rabbrividire la notizia della centrale nucleare di Zaporizhya in fiamme».

L’arcivescovo di Kiev: «Sull’orlo  di un nuovo pericolo nucleare»

Shevchuk si rivolge «a tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente, che hanno a cuore la coscienza ecologica dell’umanità. Dobbiamo immediatamente fare di tutto per fermare questa guerra. Perché davanti ai nostri occhi si sta compiendo non solo una catastrofe umanitaria, ma la possibilità di infliggere un colpo irreparabile alla creazione di Dio, che non sarà possibile rimediare per lunghi decenni a venire. L’Ucraina ha vissuto la catastrofe di Chernobyl, e adesso si trova sull’orlo di un nuovo pericolo nucleare che può essere dieci volte più grave. Con angoscia, vedo milioni di persone lasciare l’Ucraina come profughi. Stamattina ho ricevuto la notizia che in questi nove giorni quasi un milione di rifugiati ha lasciato l’Ucraina».

«L’Ucraina resiste»

L’arcivescovo di Kiev incoraggia il suo popolo. «La vostra Madre Chiesa vi accompagnerà e vi aiuterà laddove vi porterà la sciagura della guerra. Ma l’Ucraina resiste. L’Ucraina combatte. Oggi ancora una volta desidero ringraziare e benedire con tutto il cuore l’esercito ucraino, i nostri soldati, ragazze e ragazzi che difendono la pace in Ucraina, grazie ai quali siamo ancora vivi oggi, al nono giorno di guerra, grazie ai quali l’Ucraina sta vincendo, l’Ucraina resiste, l’Ucraina combatte. L’Ucraina, inoltre, prega, resiste in preghiera. Qui a Kiev , avvertiamo chiaramente che il santo patrono della nostra città è l’Arcangelo Michele Arcistratega, che chiamiamo Colui che, come Dio, ha gettato nell’abisso Lucifero, il capo dell’esercito del diavolo che si è ribellato alla verità di Dio. Oggi vediamo che l’Arcistratega Michele sta combattendo per l’Ucraina con l’intero esercito celeste».

Shevchuk ringrazia poi «i fedeli della nostra chiesa negli insediamenti – in Canada, Nord America, Europa occidentale – che accolgono i rifugiati e stanno raccogliendo aiuti umanitari. Che fanno di tutto per aiutare il prossimo con l’operoso amore cristiano. Dio benedica l’Ucraina. Dio fermi la guerra. Possano le forze della nostra preghiera, rafforzate dalla Tua grazia, diventare uno scudo di fede per la nostra Patria. Dio doni la pace all’Ucraina».

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