Il presidenzialismo affossato dai presidenzialisti. Le assenze di Lega e FI stoppano il ddl Meloni

15 Mar 2022 18:02 - di Valerio Falerni
Meloni

Il presidenzialismo affossato dai presidenzialisti. Non è il caso di ricorrere a giri di parole dopo quanto è successo in commissione Affari Costituzionali della Camera, dove le assenze determinanti di Lega e Forza Italia hanno di fatto stoppato il ddl di riforma costituzionale di cui è prima firmataria Giorgia Meloni. Come da copione, la corsa a minimizzare è già partita. «Il nostro Christian Invernizzi era in missione, assente sì ma giustificato», sottolineano dal Carroccio. Proprio per questo avrebbero potuto sostituirlo con un altro deputato.

Giorgia Meloni è la prima firmataria del testo

Peggio dei leghisti sono però i berlusconiani, che manco si degnano di fornire la loro spiegazione sulla sedia vuota di Annagrazia Calabria. Eppure si tratta di un’esponente di peso e non certo dell’ultima arrivata tra gli “azzurri“. Sia come sia, la frittata è fatta. Sotto il profilo regolamentare e procedurale significa che il testo della Meloni andrà in aula la prossima settimana con il parere contrario della Commissione. Sembra poco, invece è tanto. Il centrodestra al completo, infatti, anche grazie all’astensione dei renziani di Italia Viva, avrebbe respinto gli emendamenti della sinistra e per l’aula sarebbe stata tutta un’altra storia.

La saggezza di Andreotti

A pensar male, diceva Andreotti, si fa peccato, ma ci si azzecca. E forte resta il sospetto che le due assenze rimaste senza sostituzione siano tutt’altro che casuali. È di tutta evidenza che molti nella coalizione hanno pensato al presidenzialismo non come ad un obiettivo comune bensì come un’ennesima vittoria infilata dalla Meloni. «Meglio far vincere la sinistra che lei», sarà stato l’alato ragionamento degli alleati. Un vero peccato. Già, perché un centrodestra compatto non solo avrebbe portato in aula il testo con il “” della Commissione, ma avrebbe avuto la possibilità di “illuminare” l’astensione di Iv e quindi la spaccatura nel centrosinistra su un tema decisivo. Invece, tra finte, controfinte e retropensieri, ha finito per spaccare se stesso.

La dura reazione di FdI

Comprensibilmente severe la reazione di Fratelli d’Italia. «Le assenze di alcuni deputati del centrodestra oggi – commenta Emanuele Prisco, relatore della riformahanno di fatto affossato il presidenzialismo. Per noi di FdI e per gli elettori del centrodestra – ha aggiunto – il presidenzialismo è e resta una priorità. Del resto, nel 2018 era anche tra i punti principali del programma della coalizione ma, evidentemente non è così per tutti…».

 

 

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