Il Copasir deciderà domani se ascoltare Conte sulla missione russa in Italia durante la pandemia

23 Mar 2022 16:23 - di Paolo Lami
Copasir

Il Copasir si era già occupato all’epoca della missione russa in Italia in piena emergenza Covid. Ma ora, alla luce del conflitto in Ucraina, la vicenda potrebbe tornare alla ribalta nell’aula del Comitato Parlamentare sui Servizi Segreti con un approfondimento sul caso ascoltando in audizione l’allora premier, il grillino Giuseppe Conte.

“Secondo notizie di stampa, nel contingente militare russo inviato in supporto all’Italia nel contrasto all’emergenza sanitaria da Covid-19 nelle province di Bergamo e Brescia nel marzo-aprile del 2020, sarebbe stato presente personale dei servizi segreti russi”, sottolineava il Copasir nella relazione annuale approvata a febbraio scorso.

”Tale vicenda è stata oggetto di una richiesta di informazioni al Dis (l’organismo di coordinamento delle due agenzie d’intelligence italiane, Aise per l’estero, Aisi per l’interno, ndr) e di richieste di chiarimenti durante le audizioni del ministro della Difesa e dei direttori dell’Aise e dell’Aisi”.

“Da quanto si è appreso, la missione russa si sarebbe svolta esclusivamente in ambito sanitario con il compito di sanificare ospedali e residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e il convoglio si è mosso sempre scortato da mezzi militari italiani“.

Ma, ora, alla luce del conflitto in Ucraina, la vicenda potrebbe tornare alla ribalta con un approfondimento sul caso. E con l’audizione del grillino Giuseppe Conte per il sospetto che, dietro le motivazioni legate agli aiuti per l’emergenza, ci sia stato, all’epoca, anche una sorta di spionaggio sanitario.

Il tema torna, peraltro, all’attenzione del Copasir, a pochi giorni da quello che è stato interpretato come un attacco arrivato da Mosca attraverso le parole del direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov . Che ha accusato il ministro della Difesa, il piddino Lorenzo Guerini di essere un ‘falco’ antirusso.

Domani, dunque, nel corso della plenaria del Comitato Parlamentare sui Servizi Segreti  prevista per decidere anche la programmazione dei lavori, potrebbe essere deciso di approfondire di nuovo il tema con l’audizione dell’ex premier Giuseppe Conte.

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