Elezioni amministative e referendum, il Cdm dà il via libera all’election day: si voterà il 12 giugno
Si svolgeranno in un unico giorno le consultazioni elettorali per i referendum e quelle per le amministrative di primavera. L’election day sarà il 12 giugno. Quel giorno ci sarà il primo turno delle elezioni comunali. Nei comuni con più di 15mila abitanti il secondo turno sarà due settimane dopo, il 26 giugno. Il via libera è arrivato dal consiglio dei ministri. Il Consiglio dei ministri ha ufficializzato le date delle elezioni comunali. Una notizia accolta in maniera positiva in particolare per la Lega, principale partito promotore del referendum,; che grazie all’accorpamento con il voto nelle città confida di avere più possibilità di superare il quorum del 50%. «Bene, è stata accolta la nostra proposta – commenta il segretario del Carroccio Matteo Salvini – che consentirà un risparmio di 200 milioni agli italiani».
Election day il 12 giugno: si risparmieranno circa 200 milioni
Sul fronte Comunali, saranno 24 i capoluoghi di provincia in cui si voterà, tra cui anche 4 capoluoghi di regione: Genova, L’Aquila, Palermo e Catanzaro. Saranno invece 5 i quesiti referendari: riforma del Csm, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere delle toghe, custodia cautelare e abolizione della legge Severino. E’ uno schiaffo alla Lamorgese. Il ministro, quando si ipotizzò l’election day si mise ubito di traverso. Il Fatto rivelo che “fonti accreditate del ministero dell’Interno fanno sapere che l’orientamento è quello di non accorpare le due consultazioni. Il motivo è semplice: negli ultimi anni, per prassi, i governi hanno scelto date diverse per referendum ed elezioni proprio per evitare che una consultazione influenzi l’altra”. Invece la decisione è andata nel senso opposto.