Elezioni amministative e referendum, il Cdm dà il via libera all’election day: si voterà il 12 giugno

31 Mar 2022 13:03 - di Redazione
Election day

Si svolgeranno in un unico giorno le consultazioni elettorali per i referendum e quelle per le amministrative di primavera. L’election day sarà il 12 giugno. Quel giorno ci sarà il primo turno delle elezioni comunali. Nei comuni con più di 15mila abitanti il secondo turno sarà due settimane dopo, il 26 giugno. Il via libera è arrivato dal consiglio dei ministri. Il Consiglio dei ministri ha ufficializzato le date delle elezioni comunali. Una notizia accolta in maniera positiva in particolare per la Lega, principale partito promotore del referendum,; che grazie all’accorpamento con il voto nelle città confida di avere più possibilità di superare il quorum del 50%. «Bene, è stata accolta la nostra proposta – commenta il segretario del Carroccio Matteo Salvini – che consentirà un risparmio di 200 milioni agli italiani».

Election day il 12 giugno: si risparmieranno circa 200 milioni

Sul fronte Comunali, saranno 24 i capoluoghi di provincia in cui si voterà, tra cui anche 4 capoluoghi di regione: Genova, L’Aquila, Palermo e Catanzaro. Saranno invece 5 i quesiti referendari: riforma del Csm, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere delle toghe, custodia cautelare e abolizione della legge Severino. E’ uno schiaffo alla Lamorgese. Il ministro, quando si ipotizzò l’election day si mise ubito di traverso. Il Fatto rivelo che “fonti accreditate del ministero dell’Interno fanno sapere che l’orientamento è quello di non accorpare le due consultazioni. Il motivo è semplice: negli ultimi anni, per prassi, i governi hanno scelto date diverse per referendum ed elezioni proprio per evitare che una consultazione influenzi l’altra”. Invece la decisione è andata nel senso opposto.

Amministrative: 970 i comuni al voto

Sul fronte Amministrative, sono  970 i Comuni al voto. Scricchiola quasi ovuunque l’asse giallorosso Pd-M5S. Più compatto il centrodestra, al netto del caso Sicilia e del caso Verono dove ancora nonc’è l’accordo sul nome dei candidati uscenti voluti da FdI. Oggi si è registrato un positivo accordo su Lucca, tassello importante per il centrodestra toscano. La coalizione “sarà compatta a sostegno della candidatura di Mario Pardini a sindaco di Lucca”. Lo annunciano il commissario regionale della Lega, Mario Lolini, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi, ed il coordinatore regionale di Forza Italia, Massimo Mallegni, come riporta l’Adnkronos. “Per vincere a Lucca è necessario, così come avvenuto in altre città toscane, un Centrodestra compatto ed aperto al confronto con il mondo civico – sostengono Lolini, Rossi e Mallegni -. A Lucca da sempre la società civile ha rappresentato una componente importante tra le forze moderate e Mario Pardini ha le caratteristiche giuste per rappresentare l’alternativa al Centrosinistra che ormai da troppo tempo amministra la città”.

A Lucca il centrodestra si presenterà unito

I tre leader regionali del Centrodestra parlano di una rosa di candidature importante che sono state valutate in questi mesi, fino a giungere alla scelta di Pardini. “Negli ultimi mesi è stato fatto un grande lavoro dai rappresentanti provinciali e locali dei partiti insieme ai movimenti civici del territorio – sostengono – Un confronto continuo, valutando diversi nomi, tutti di grande spessore, sintomo che c’è voglia di creare un’alternativa forte e vincente alla Sinistra. Il percorso intrapreso ha portato a trovare una convergenza di tutte le forze civiche e partitiche che si riconoscono in uno schieramento alternativo a quello che attualmente guida Lucca sul nome di Mario Pardini, che già da tempo aveva lanciato alla città la sua proposta politica. Riteniamo Pardini una figura che ha le giuste caratteristiche per attirare consensi tra gli elettori lucchesi”.

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