Draghi evoca la recessione, Cingolani la tragedia sociale. Si pensa di vietare l’export dei prodotti essenziali

11 Mar 2022 10:23 - di Riccardo Angelini
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I costi della guerra presto si faranno sentire in Italia. Lo hanno detto al premier tre ministri, quello dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, quello dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e quello della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Si va verso uno scenario che prevede scorte limitate, prezzi alle stelle e necessità di applicare dazi e limitazioni all’export.

Cingolani: misure straordinarie per normalizzare il prezzo del gas

L’allarme maggiore riguarda l’energia.«Servono misure straordinarie anche per normalizzare il prezzo del gas perché non possiamo chiudere del tutto, siamo tutti d’accordo, ma non possiamo nemmeno pagare il gas russo dieci volte il prezzo reale», ha spiegato Cingolani. Non possiamo fermare l’economia – ha aggiunto – o si rischia una “tragedia sociale”

Il governo pensa a misure di protezione delle filiere nazionali

L’impatto del caro energia grava su tutta la filiera produttiva. Giorgetti, per quanto di sua competenza, si è concentrato sui fondi di sostegno. Tra le altre misure, per quanto riguarda la protezione per l’export ci sarebbe la richiesta di verificare la possibilità di attivare misure di protezione delle filiere nazionali disponendo il divieto di esportazione di prodotti indispensabili all’attività di comparti di carattere strategico sotto il profilo economico.

Da valutare poi se sia opportuno accompagnare queste misure con l’applicazione di dazi all’esportazione sempre al fine di evitare la fuoriuscita di prodotti essenziali all’attività del sistema italiano (tale misura dovrebbe essere verificata a livello di Ue).

Belpietro: l’Italia pagherà a caro prezzo una battaglia che non ha voluto

“Pur non dovendo finanziare una guerra – ha commentato Maurizio Belpietro – supportare un esercito e incrementare un arsenale, l’Italia senza volerlo è in prima linea e rischia di pagare a caro prezzo una battaglia che non ha voluto e alla quale non intende partecipare. Sono troppo pessimista? Beh, il primo a esserlo è il presidente del Consiglio, il quale ieri ha parlato di «un forte rischio di recessione». Un’idea – continua Belpietro – che pare condivisa dal ministro allo Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti. Per non parlare poi di Roberto Cingolani che, a proposito di gas, ha detto che l’interruzione delle forniture sarebbe una tragedia sociale per la Germania e di conseguenza anche per noi. Il concetto è chiaro: più questa guerra continua e più la pagheremo cara”.

 

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