Covid, l’Italia aspetta le riaperture. Ma Speranza frena e s’inventa la “clausola di salvaguardia”

16 Mar 2022 9:07 - di Eleonora Guerra
riaperture

Dovrebbe arrivare domani in Consiglio dei ministri il via libera alla roadmap sulle riaperture. Dovrebbe, perché i rumors della vigilia parlano di un ministro Roberto Speranza ancora assestato su una linea chiusurista. “I contagi aumentano”, sarebbe lo spettro che agita, incurante del fatto che la comunità scientifica non sembra allarmata poi più di tanto dell’incremento di questi giorni. Mario Draghi, invece, sarebbe più orientato a un progressivo ritorno alla normalità, tanto che il titolare della Salute, secondo quanto appreso dall’agenzia di stampa Adnkronos, sarebbe pronto a puntare su un piano B per lasciarsi aperta la possibilità di richiudere: una “clausola di salvaguardia”, che consenta di stringere le maglie in tempi rapidi, qualora la situazione dovesse precipitare.

I nodi in vista della fine dello stato d’emergenza

Oggi è prevista la cabina di regia con le Regioni. Cosa e come si alleggerirà, comunque, allo stato attuale resta avvolto dal mistero. Alla vigilia del Cdm che dovrebbe essere decisivo, infatti, molti nodi restano ancora da sciogliere, nonostante ieri si sia tenuta riunione a Palazzo Chigi tra Draghi, Speranza e i vertici del Cts, Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. Sul tavolo, in vista della scadenza dello stato d’emergenza del 31 marzo, ci sono: il collocamento della struttura commissariale, della quale ci sarà ancora bisogno per il proseguimento della campagna vaccinale e che potrebbe finire in capo al ministero della Salute; il futuro del Cts, che dovrebbe essere sciolto, pur mantenendo un ruolo per Brusaferro e Locatelli; il tema del Green Pass, che a sua volta si articola in varie questioni.

Le riaperture e il futuro di Green Pass e Super Green Pass

Prima di tutto c’è la questione spinosissima dell’obbligo di Super Green Pass per gli over 50 sui luoghi di lavoro che scade il 15 giugno e per il quale l’orientamento sarebbe di anticipare la fine dell’obbligo. Poi c’è l’obbligo del Green Pass nei luoghi di ritrovo: dovrebbe essere superato già dal primo aprile per le consumazioni all’aperto, mentre dovrebbe restare nei luoghi chiusi fino al 1 di maggio. Si va, sono le indiscrezioni, anche verso il superamento del Pass per lo sport all’aperto, mentre gli stadi dovrebbero tornare a capienza piena dal primo aprile. Nei cinema e nei teatri, invece, il lasciapassare potrebbe permanere fino al 31 maggio, insieme all’obbligo delle mascherine.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi