Covid: 214 morti, ricoveri sotto 10mila. Ricciardi: «Al lavoro per vaccinare i profughi ucraini»
Sono stati 36.429 i nuovi casi di Covid e 214 i morti nelle ultime 24 ore. Ieri i contagi erano stati 46.631 e le vittime 233. Il totale delle vittime dall’inizio della pandemia arriva così a 155.214. Il tasso di positività scende di poco, passando dall’8,8% di ieri su 530.858, all’8,77% di oggi su 415.288 i tamponi. Anche ieri era calato dello 0,3%. Dunque, «in Italia la situazione è in continuo miglioramento», ha sottolineato il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi, avvertendo però sul fatto che ora le Regioni che accolgono i profughi ucraini «dovranno attrezzarsi per vaccinarli».
I pazienti in reparto scendono sotto i 10mila
Buone notizie arrivano poi dal fronte dei ricoveri: oggi, infatti, i pazienti in reparto con sintomi sono scesi sotto la soglia psicologica dei 10mila. Per l’esattezza sono 9.954. Ieri erano 10.456. Diminuisce anche il numero dei pazienti in terapia intensiva, che oggi sono 681, vale a dire 27 in meno di ieri. Gli attualmente positivi sono 1.061.610, ovvero 11.620 in meno di ieri. I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 49.352, che portano il totale di quanti hanno superato la malattia dall’inizio della pandemia a 11.651.094 persone su 12.867.918 casi totali di contagio.
La situazione dei vaccini in Italia
Per quanto riguarda i vaccini, infine, ad oggi in Italia sono state somministrate 134.235.229 dosi. Le persone che hanno completato il primo ciclo sono 48.258.712, pari all’89,35 % della popolazione. Sono, inoltre, 37.589.850 i cittadini che hanno ricevuto la terza dose. Ora, però, una nuova fase della campagna vaccinale dovrà essere lanciata in relazione alla guerra in Ucraina. A chiarirlo è stato Ricciardi, ricordando che la situazione Covid in Ucraina prima dello scoppio della guerra «era problematica, come in tutto l’Est Europa». Ricciardi, quindi, ha spiegato che mancano dati certi, ma ha preso a parametro la Russia dove «la situazione è tragica, c’è una copertura vaccinale del 54% della popolazione, e questo ha provocato centinaia di migliaia di morti».
Ricciardi: «Regioni vaccinino i profughi ucraini»
«In Ucraina – ha spiegato il consulente del ministro Speranza – abbiamo meno dati disponibili ma pensiamo che la protezione sia addirittura inferiore alla Russia, quindi è ancora più problematica». Per questo «le Regioni che accolgono i profughi ucraini dovranno attrezzarsi per vaccinarli. Nella stragrande maggioranza dei casi, soprattutto per le persone di terza età, questo non è stato fatto in patria e quindi dovremo attrezzarci per farlo qui», ha chiarito Ricciardi, mentre molti territori già hanno fatto sapere di essere messi al lavoro: dal Lazio, dove a questo scopo già da oggi è destinato l’hub di Termini, alla Campania, dove i cittadini ucraini saranno indirizzati al Covid Residence dell’Ospedale del Mare di Napoli, alla Lombardia, che si appresta ad accogliere 100mila profughi ucraini e ha riattivato i Covid hotel.