Clamoroso furto delle reliquie di San Nicola nella Basilica di Bari. C’entra la guerra dei russi in Ucraina?

22 Mar 2022 11:44 - di Lucio Meo

Nella notte, intorno alle 4, ignoti si sono introdotti all’interno della Basilica di San Nicola a Bari rubando quanto nelle mani della statua del Santo: il libro con tre palle d’argento ed una croce in argento con alcune gemme; dall’altra mano, un anello in oro con alcune pietre. E’ stata inoltre asportata una collana reliquiaria, nonché il contenuto delle cassette delle offerte. Indagini sono in corso a cura della squadra mobile della Questura.

Il furto dei monili sacri dalle mani del Santo

A essere violata è stata proprio la teca che custodisce la statua del santo patrono. Secondo i primi rilievi della polizia scientifica a essere scomparsi sarebbero tutti gli oggetti sacri nelle mani della statua del Santo: il libro con tre palle d’argento ed una croce in argento con alcune gemme, un anello in oro con alcune pietre. È stata inoltre asportata una collana reliquiaria, nonché il contenuto delle cassette delle offerte.

Per il momento massimo riserbo sulle indagine. Il commento dal rettore della Basilica, padre Giovanni Distante: “Lasciamo lavorare la polizia, ma sicuramente dispiace molto: è la prima volta che viene toccata la statua del santo”.

San Nicola patrono russo e la guerra in Ucraina

Quella statua, così come altre immagini sacre di San Nicola, sanciscono un forte legame tra la comunità barese e la Russia, di cui San Nicola è il patrono. Proprio sotto la statua da cui sono stati trafugati i monili qualche giorno fa, si era svolta un’iniziativa di pace tra esponenti della comunità ucraina e russa, in concomitanza con lo scoppio della guerra. A poca distanza da lì, il sindaco di Bari Antonio De Caro aveva rimosso una targa donata da Putin a Bari, a pochi passi dalla basilica che custodisce le spoglie del vescovo di Myra. “Possa questo dono essere testimonianza non soltanto della venerazione del grande Santo da parte dei russi, ma anche della costante aspirazione dei popoli dei nostri Paesi al consolidamento dell’amicizia e della cooperazione”, era il messaggio firmato da Vladimir Putin.

Ecco perché dietro il furto delle reliquie di San Nicola potrebbe celarsi anche un atto di rivalsa, di protesta o di sfregio in un contesto di fortissima tensione internazionale.

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