Abuso di alcol e sballi sono esplosi con il lockdown. Riprende nelle scuole il “Viaggio al centro della notte”
Cresce il consumo di alcol in Italia. E la pandemia di Covid ha influito anche su questo. In particolare nel periodo di lockdown. “L’isolamento ha incrementato il consumo incontrollato di bevande alcoliche anche mediante iniziative ex novo come gli aperitivi digitali sulle chat e sui social network, spesso in compensazione della tensione conseguente all’isolamento, alle problematiche economiche, lavorative, relazionali e dei timori diffusi nella popolazione resa sicuramente più fragile dalla pandemia”. Lo scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella premessa alla ‘Relazione al Parlamento Alcol 2021’, presentata nei giorni scorsi, di cui si parla oggi alla seconda Conferenza nazionale Alcol iniziata a Roma. “L’approvvigionamento delle bevande alcoliche non ha conosciuto pause nel periodo del lockdown – sottolinea Speranza – e il mercato ha rafforzato nuovi canali alternativi e meno controllati anche rispetto al divieto di vendita a minori”.
Tra i dati citati nel rapporto la crescita dei binge drinker che passano dal 16% di consumatori tra i 18 e i 24 anni nel 2019 al 18,2% nel 2020. In questa fascia di età si è registrata una crescita evidente. Nel 2019 il consumo abituale eccessivo era l’1,7%, di cui il 2,3% maschi e l’1% femmine. Nel 2020 è stato il 2,5%, con valore analogo per maschi e femmine.
Gli abusi di alcol intasano i pronto soccorso
In Italia l’alcol è stato responsabile nel 2020 di 29.362 accessi in Pronto soccorso, come causa principale o secondaria. Ma si sono registrati anche 43mila ricoveri per malattie legate all’abuso e 64mila persone alcoldipendenti a carico dei servizi, scrive ancora il ministro della Salute.
Tra le persone ricoverate in pronto soccorso, il 71% erano maschi e il restante 29% femmine, si legge nella relazione del ministro. Il 66% ha avuto un codice verde, il 22% un codice giallo, il 10% un codice bianco e il 2% un codice rosso. Per quanto riguarda i ricoveri, a causa della pandemia nel 2020 si è avuta una drastica riduzione, con un calo di circa il 20% rispetto all’anno precedente.
Riprende il progetto “Viaggio al centro della notte” nelle scuole
Il progetto educativo, premiato dal Quirinale, nato sulla scorta del libro “Viaggio al centro della notte” di Luca Maurelli, riprende intanto il ciclo di incontri nei licei con l’appuntamento di giovedì e venerdì, al “Cuoco” di Napoli, con la presenza di Angela Buanne e di Andrea Raguzzino. L’autore propone di discutere nelle scuole di droghe, alcol e nottate a rischio proprio con loro, i protagonisti, i ragazzi. Raccontandogli una storia vera. Di amore, sogni, incoscienza, sballo, morte, pentimento. Per conoscere una storia vera, unica, e trarne delle riflessioni generali. Con il sostegno della Fondazione Ania, il libro affronta tutti i temi legati alla sicurezza stradale e alla prevenzione.
La proposta alle scuole è quella di creare – ponendo al centro il libro in questione – occasioni di dibattito con esperti, addetti ai lavori, operatori medici, testimonial, volontari, per confrontarsi con gli adolescenti sul mondo della “movida”, sui rischi del facile sballo, della dipendenze da alcol e droghe, dei “ritorni a casa” notturni, degli incidenti stradali causati dall’incoscienza, del disagio delle nuove generazione e della ricerca di riferimenti nei social, nell’esibizionismo virtuale e nelle sfide continue ai propri limiti.
Il libro di Luca Maurelli parte dal racconto di un drammatico fatto di cronaca: un incidente in Tangenziale accaduto nel luglio del 2015, a Napoli, quando un’auto guidata un dj ubriaco, Nello Mormile, mise in atto un contromano che si concluse con uno schianto che uccise due persone, Aniello Miranda, e Livia Barbato, la fidanzata di Mormile. Il volume si addentra nei misteri delle notti alcoliche, delle tragedie di cui ci arriva notizia ogni giorno sui media, cercando di evidenziare criticità e proporre soluzioni attraverso una storia vera, documentata, analizzata in tutti i suoi dettagli, una tragedia “giovanile” tristemente nota a tutti anche grazie a un video choc diventato virale sul web nel quale viene documentato il folle gesto del contromano messo in atto dal dj napoletano nella notte di tre anni fa. Sullo sfondo della cronaca e della testimonianza su temi socialmente rilevanti, il ricordo di Livia Barbato, giovane fotografa dal grande talento, il racconto delle sue speranze e dei suoi progetto spezzati dalla tragedia consumatasi in pochi minuti.
Il riconoscimento di Mattarella per l’impegno civile
Nel 2020, con consegna del premio nel novembre del 2021, Angela Buanne, è stata nominata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “motu proprio”, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con la seguente motivazione.
“Angela Buanne, 54 anni, di Napoli, perde la figlia Livia Barbato poco più che ventenne nel luglio 2015, per le ferite riportate in un incidente stradale causato dal fidanzato, che in stato di ebrezza, guida contromano per diversi chilometri. Nello stesso incidente perde la vita anche il conducente dell’auto proveniente dal senso giusto di marcia. Una vicenda raccontata nel libro “Viaggio al centro della notte” del giornalista Luca Maurelli che affronta più in generale la piaga delle stragi del sabato sera, dell’alcolismo giovanile e degli sballi facili. Grazie al sostegno della Fondazione Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) e della fondazione Exodus di don Antonio Mazzi, Angela, accompagnata da Luca Maurelli, gira le scuole per incontrare gli studenti e sensibilizzarli sul tema della sicurezza stradale.