Vauro senza limiti, attacca in tv il diplomatico ucraino e viene zittito: «Non dire bugie»

25 Feb 2022 13:42 - di Milena Desanctis
Vauro

Scontro tra Vauro Senesi e il diplomatico ucraino in diretta da Corrado Formigli a Piazzapulita su La7. Il vignettista incalza il rappresentate di Kiev chiedendogli perché alcuni battaglioni ucraini avrebbero degli emblemi nazisti sulle loro uniformi. «Perché alcuni battaglioni ucraini hannoemblemi nazisti?», chiede il vignettista. «Li ho visti con i miei occhi. Perché i battaglioni Azov e Aidar hanno emblemi nazisti?», insiste. E a quel punto Dmytro Volovnykiv replica: «Non dica bugie».

Scontro tra Vauro e il diplomatico ucraino

Ma Vauro non si placa: «L’ho visto io, altrimenti le faccio vedere le foto». E a quel punto il conduttore è costretto a interromperlo. «Scusate. Calma, Vauro, io voglio dire una cosa: Ci sono milioni di civili che in questo momento hanno paura di essere colpiti e di certo non sono sicuramente tutti nazisti. Per cortesia», continua Formigli, «altrimenti facciamo un discorso indegno».

Ma non c’è nulla da fare. Vauro continua a dire di avere visto gli emblemi nazisti. Formigli cerca di farlo ragionare: «Ma questo cosa c’entra con l’aggressione di Putin all’Ucraina?», prosegue il conduttore. Vauro replica: «Io non sto giustificando in nessun modo l’aggressione di Putin all’Ucraina, però il contesto in cui questo avviene bisogna raccontarlo tutto…».

«Non mi arruolo con Putin, con Biden o con l’Europa»

Poi Vauro nel corso della trasmissione aggiunge: «Non mi arruolo con Putin, non mi arruolo con Biden o con l’Europa. La mia testa è con quei bambini malati di guerra che ho conosciuto nel Donbass. Loro la guerra la vivono da otto anni. La nostra empatia va a luci alternate».

Commenti

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  • Donato 26 Aprile 2022

    Il signor vauro dovrebbe sapere anche che la Z veniva stampata sulle armi dei nazisti ne fa testimonianza cimeli storici al museo del rinascimento e della libertà di Vicenza . La conosciamo bene la sua nostalgia dell’ impero sovietico essendo in ex o ancora comunista