Teatro Eliseo, Barbareschi assolto dalle accuse di traffico di influenze. “Giustizia è fatta”
Il fatto non sussiste. È finito il calvario giudiziario per Luca Barbareschi. L’attore e produttore cinematografico è stato assolto dal giudice monocratico di Roma con la formula piena nel per nel procedimento legato all’inchiesta sui fondi destinati al teatro Eliseo. Barbareschi, direttore dello storico teatro della Capitale e proprietario dello stabile, era accusato di traffico di influenze.
Eliseo, Barbareschi assolto dopo 5 anni
“Grande gioia per la conclusione del processo relativo al traffico di influenze per Luca Barbareschi”, cosi il legale dell’attore Paola Balducci. “Un processo iniziato nell’aprile 2017. Che ha portato tanti dispiaceri personali. E grandi difficoltà all’azienda per una vicenda che di fatto è inesistente. Giustizia è fatta. Ed è stata sancita con la formula più scagionante di tutte: il fatto non sussiste”. Barbareschi nel novembre del 2020 era già stato prosciolto dal gup della Capitale dall’accusa di appropriazione indebita di beni del teatro. Per un valore complessivo di 813 mila euro.
Le vicende dello storico teatro romano
Il complesso teatrale, che oggi è in vendita a 24 milioni di euro, è stato acquisito dall’attore ed ex politico di centrodestra, nel 2014. Al prezzo di sette milioni. A questo investimento – secondo i dati pubblicati da Barbareschi sui sociale – si aggiungevano altri sette milioni per il restauro. E quasi tre per coprire le perdite, per un totale di 17 milioni di euro. Malgrado gli investimenti privati dell’attore e i finanziamenti del Fus, il teatro nel 2017 aveva ancora il bilancio in rosso. E rischiava di chiudere per fallimento.
La società che gestisce il teatro è in rosso
Nel corso degli anni l’Eliseo, teatro di “rilevante interesse culturale”, ha visto ridursi i finanziamenti pubblici dopo lo stop ai fondi extra-Fus. Attualmente la società che gestisce il complesso teatrale – il cui costo annuale è di 4,5 milioni di euro – è in rosso. Tanto da essere stata costretta a licenziare tutti i dipendenti a fine dicembre.
Barbareschi: ho salvato il teatro
Barbareschi con un video pubblicato sui social ricostruisce la vicenda. E replica con fermezza alle polemiche dopo la messa in vendita del teatro. “L’immobiliare non ha nulla a che vedere con il gestionale”, spiega ricordando di aver sborsato tanti soldi per tenere in vita il polo culturale. “Anche un cretino in malafede può capire che siamo l’unico teatro in Italia che ha avuto una cifra ridicola rispetto agli altri. Sono stati licenziati tutti perché sono mancati i compensi e le integrazioni economiche”. Prima del suo arrivo – ricorda il produttore e attore – il teatro prendeva tre milioni di euro l’anno tra Regione, Comune e Provincia. “Fondi che non sono più arrivati perché io non faccio parte del giro dei compagni di merende”.