Sempre colpa degli Usa. D’Alema: «Non hanno aiutato la Russia ad uscire dalla Guerra fredda»

26 Feb 2022 12:36 - di Francesca De Ambra
Russia

«Più di un crimine, è un errore». Massimo D’Alema ricorre alle parole pronunciate da Fouché alla notizia dell’esecuzione del duca d’Enghien per commentare l’aggressione della Russia all’Ucraina. «Un crimine – spiega – perché siamo di fronte ad un’aggressione vittime civili. Ma anche un errore perché Putin (…) stavolta ha sottovalutato i rischi connessi ad un’operazione che può avere per la Russia costi molto alti». Ciò premesso, obiettivo dell’intervista di D’Alema alla Stampa è evitare di scaricare tutti i torti da una parte  assolvendo l’altra. «Il tema della Russia – sostiene – non è stato mai affrontato in modo serio».

L’ex-premier: «I torti non sono tutti della Russia»

L’ex-premier (fu lui a mandare i Tornado su Belgrado) parte dalla disintegrazione della Russia sovietica, da cui nacquero nuovi Stati con dentro minoranze russe. E qui D’Alema denuncia il «nazionalismo ucrainoresponsabile di prevaricazione nei confronti della minoranza russa». Ad «incoraggiarlo» – dice – fu l’Occidente. Prova ne sia, il mancato rispetto degli accordi di Minsk che prevedevano la concessione di particolari forme di autonomia in favore delle regioni russofone. «Il nazionalismo ucraino – rimarca D’Alema – li ha rinnegati». Errori che hanno finito che hanno finito per dare un vantaggio a Putin.

«L’Occidente ha incoraggiato il nazionalismo ucraino»

«La Russia vede in lui l’uomo che le restituisce il ruolo di una grande potenza», sintetizza l’ex-premier dopo aver ricordato il «drammatico declino» vissuto dall’ex-Urss negli anni ’90. E che declino: «Disgregazione, miseria, crescita della criminalità economica, abbassamento dell’aspettativa di vita». L’ex-leader dei Ds non lo ammetterebbe mai, ma il suo è anche un modo per “rivalutare” l’ordine sovietico rispetto al caos successivo. Comunque sia, a suo giudizio gli Usa e l’Europa hanno evidenti responsabilità di fronte a quanto sta accadendo. «Soprattutto gli americani – conclude D’Alema – non hanno fatto nulla per inserire la Russia in un contesto di post-guerra fredda. Un errore storico».

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