M5S, non c’è pace per Conte: lo spettro del tribunale incombe sulla scelta del nuovo simbolo

18 Feb 2022 13:10 - di Chiara Volpi
M5S

Il logo M5S è l’ultima grana di Conte: lo spettro del tribunale incombe pure sulla scelta del nuovo simbolo. Nel Vietnam 5S nuove grane per il leader (sub iudice) Giuseppe Conte, chiamato a capitanare il vascello corsaro pentastellato, sempre più ammutinato. E sempre più in balie delle ondate di dissidenti che, a più riprese, mettono Movimento e vertice alla prova della fronda di turno. E così, non bastasse la bufera giudiziaria scatenata dal tribunale di Napoli, che sospendendo l’efficacia delle modifiche statutarie attuate per incoronare l’avvocato pugliese capo politico del M5S, ha di fatto decapitato il corpus movimentista. Se non fossero sufficienti defezioni, addii e faide interne –come quella a malapena arginata per il momento dei penstastellati contrari al Green pass –. Ora a incendiare la sua situazione già esplosiva ci si mette anche il nuovo simbolo, abbozzato in tutta fretta da Antonio Caso. E che dovrebbe debuttare per le elezioni provinciali di Napoli. Un restyling in agenda chiamato a rispondere intanto a un diktat su tutti: evitare altre grane. E a una deadline: quella sancita dalla presentazione di liste e simboli per il rinnovo del consiglio della città metropolitana, in calendario per lunedì.

M5S, per Conte adesso spunta anche la grana del simbolo

E invece le grane già si profilano all’orizzonte: lo stesso profilato nel nuovo logo M5S, stilizzato in un arco. Un sole che sorge. Tre foglie verdi e le cinque stelle di rito, aggiornate alla scritta “Territori in Movimento”. Una rivisitazione sul tema, in merito alla quale lo stesso Caso che firma il restyling grafico-simbolico, al Foglio ha dichiarato: «So che non è un capolavoro, ma ho dovuto realizzarlo in tutta fretta»… E la fretta, si sa, potrebbe rivelarsi una cattiva consigliera. Non a caso, alla riunione di martedì sera con i consiglieri comunali della città metropolitana partenopea, Paola Taverna e Roberta Lombardi, hanno insinuato il germe del dubbio. Non tanto sulla realizzazione grafica del logo. Quanto – come riferisce Il Giornale in un approfondimento in merito all’ennesima vexata quaestio movimentista – «sulla titolarità giuridica del simbolo del M5s», in considerazione della sospensiva decretata dal tribunale di Napoli.

Conte, la bagarre legale è sempre dietro l’angolo: parola da Roberta Lombardi

Insomma, la bagarre legale è sempre dietro l’angolo: e Conte non vuole rischiarne un’altra. Vuole, insomma, evitare quanto paventato a chiare lettere dalla stessa Roberta Lombardi che, in veste di responsabile del comitato Enti locali, al vertice grillino di martedì scorso ha detto senza troppe perifrasi: «La scelta sul simbolo resta vostra, ma non possiamo escludere che poi tutto venga invalidato». E mentre i tempi stringono, la fretta incalza e la paura di nuovi stop incombe. Timori e limiti che lo stesso Caso rimarca sottolineando, a proposito del logo con cui presentarsi alle prossime consultazioni elettorali – a partire da quella di maggio a Pozzuoli –: «Mi è stato detto che non si sa ancora. Che forse dovremo rispolverare un altro logo: quello con la scritta “2050” pensato da Conte mesi fa». E la palla torna all’ex premier: ma non è facile rilanciarla e gestire il pressing degli attaccanti interni…

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *