L’Ucraina si prepara al peggio: aumentato il livello di allarme. La Cnn: “L’attacco avverrà mercoledì”

14 Feb 2022 20:55 - di Redazione
Ucraina

L’Ucraina si prepara al peggio. Lo dimostra l’aumentato livello di allarme nelle città e intorno alle infrastrutture critiche da oggi fino a sabato. Contribuisce alla drammatizzazione anche l’appello a tornare in patria entro 24 ore rivolto dal presidente Volodymyr Zelensky ai 23 deputati, quasi tutti filorussi, che si trovano all’estero. «È un momento difficile, un momento per l’unità dello Stato. Credo debbano tornare. Altrimenti trarremo gravi conclusioni», ha detto durante la conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Nel frattempo, il ministro degli Interni Denis Monastirski ha annunciato il bando per qualsiasi manifestazione filo-separatista e il dispiegamento delle forze per proteggere il Paese da attività secessioniste.

Secondo la Cnn l’attacco della Russia dovrebbe arrivare mercoledì 16.

Zelensky ai deputati filo-russi: «Tornate in Ucraina»

«Si tratta di proteggere e preparare – ha spiegato -. Questa situazione non deve essere causa di panico». Una differenza di toni che si spiega con la necessità di tenere tutto in equilibrio: la preoccupazione per l’invasione russa e la necessità di non apparire oltremodo vulnerabile. La crisi tra Russia e Ucraina tiene il mondo con il fiato sospeso. «Siamo sull’orlo del precipizio, ma c’è ancora tempo perché il presidente Putin indietreggi», è l’auspicio di Boris Johnson. Dal premier britannico arriva anche un appello a tutte le parti «per avviare un dialogo e perché il governo russo eviti quello che sarebbe un errore disastroso per la Russia».

Giovedì Consiglio europeo straordinario a Bruxelles

La Gran Bretagna, come gli Usa e come l’Unione europea agita lo spettro dell’inasprimento delle sanzioni contro Mosca. L’Ucraina non è ancora membro della Nato e quindi, in caso di invasione, le nazioni del Patto Atlantico non potranno intervenire in suo soccorso. Sono invece possibili ritorsioni di natura economico-finanziaria. Proprio in questa chiave, giovedì prossimo dovrebbe riunirsi un Consiglio europeo straordinario a Bruxelles. L’adozione delle sanzioni richiede infatti l’unanimità dei 27 Paesi membri. Il giorno prima, invece, a Mosca potrebbe arrivare Luigi Di Maio per un incontro con il suo omologo russo Sergei Lavrov. Domani, invece, il nostro ministro degli Esteri è atteso a Kiev.

 

 

 

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