Jack Rubino e la “detective story” tra misteri e politica che segna il debutto di Andrea Raguzzino

22 Feb 2022 14:05 - di Lucio Meo

“Mentre quel mattino si faceva la barba, Jack Rubino si rese conto, non senza un pizzico di sollievo, che il volto che vedeva nello specchio gli suscitava solo un moderato disprezzo…”: una confessione, più che un incipit, quella che apre l’opera prima di Andrea Raguzzino, avvocato napoletano con l’hobby della musica e della scrittura (o forse il contrario, ormai…). Una “detective story” ambientata nella New York dei primi anni ’80 che suona da subito un po’ come la trasposizione letteraria di un cartoon di Nick Carter con tanto di scudiero possente e pasticcione alla Patsy, tra ironia e intrigo, pasticci e gesti eroici.

Nel suo percorso letterario, per la prima volta da solo con un romanzo giallo, Raguzzino insegue il lettore ma anche il “motore”, la ricerca tecnologica di una nuova piattaforma editoriale in formato cartaceo e digitale che sfugga al controllo asfittico e ormai sterile delle case tradizionali, con il suo primo romanzo, Un amico nei guai per Jack Rubino” (pp.213, E.9, Jack Edizioni) che fa segnare anche il debutto del suo brand editoriale, a disposizione di chiunque voglia cimentarsi senza paracadute nella narrativa.

Al centro della storia newyorchese il detective Jack Rubino

Il primo romanzo di Andrea Raguzzino ha come  protagonista lo scaltro detective italoamericano già protagonista del racconto “La grande occasione di Jack Rubino” che apriva l’antologia di racconti noir “La cattiva strada” edita nel 2020 da Filigrana, con una moltitudine di comprimari che assurgono, di volta i volta, al ruolo di momentanei protagonisti del “giallo” a tinte nere, come in un film di Almodovar o in una commedia di Eduardo nella quale il copione si dipana su una ragnatela di personalità bizzarre e di spigolature umane, la bella finta oca, la scema vera scema, il duro dal cuore tenero,  il boss dal tallone d’Achille, il detective dall’ego negato che ostenta la propria mediocrità come unica arma di difesa, vista la scarsa dimestichezza con le pistole.

La politica, nell’era post trumpiana, non può mancare, come la giustizia, con meccanismi collaudati in stile Palamara anche negli Usa. “Jack lo guardò scettico, e Bridge scoppiò a ridere. ‘Beh, per non parlare del fatto che l’anno prossimo ci sono le elezioni. Un uccellino mi ha fatto sapere che il partito democratico, con l’approvazione di un gruppo di ricchi e influenti donatori che non amano il nostro attuale procuratore, vorrebbe investire su un giovane e brillante vice, uscito da una prestigiosa università e capace di porta­re un po’ di rinnovamento in questi vecchi corridoi. Capirà anche lei che per quell’ipotetico vice sarebbe una grande occasione…”.

Chi è Andrea Raguzzino

Andrea Raguzzino, avvocato, è nato nel 1975 a Napoli, dove lavora e vive con la moglie Arianna e due figlie. Appassionato di letteratura di genere e fumetti, si diletta con la scrittura fin da quando ha impugnato la sua prima penna.

Autore di molti incompiuti, ha pubblicato il racconto “Buon Compleanno” sul numero 1 della rivista Strane Storie (anno 2000 edizioni Lo Stregatto Editore) e il racconto “La grande occasione di Jack Rubino” nell’ambito della raccolta La cattiva strada. Antologia di racconti noir (anno 2020 edizioni Filigrana). Dal 1997, scrive e pubblica canzoni con i Liberi Su Cauzione.

Ha inventato il personaggio di Jack Rubino come omaggio ai grandi autori americani del genere noir classico, da Dashiell Hammet a Raymond Chandler, aspirando a fare tesoro della loro imprescindibile lezione miscelandola con un po’ di sana ironia mediterranea.

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