Il padre dell’ambasciatore Attanasio ucciso in Congo: nessuno crede più al rapimento finito male

21 Feb 2022 18:40 - di Roberto Frulli
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“Ci sono tantissime cose che non quadrano e ormai alla storia del rapimento andato male non ci crede più nessuno – dice, all’Adnkronos, Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore Luca, a un anno dall’agguato in Congo nel quale, il 22 febbraio 2021, hanno perso la vita suo figlio e il carabiniere Vittorio Iacovacci. – È fuori di dubbio: ci sono tantissimi elementi che vanno in quella direzione”.

Proprio oggi, ad un anno dalla scomparsa dell’ambasciatore, in ricordo di Luca Attanasio, è stata presentata la Fondazione Mama Sofia, presieduta dalla vedova, Zakia Seddiki Attanasio, che annovera tra i fondatori il segretario generale del ministero degli Esteri l’Ambasciatore Ettore Francesco Sequi.

“Per noi tutti i giorni sono come il primo giorno, non è immutato nulla. Il dolore è sempre uguale. Anzi, a volte non ci rendiamo conto di quello che è successo”, dice il padre dell’ambasciatore.

Luca è presente, con le sue testimonianze, con i suoi ricordi. Per noi è uno tsunami, un dolore immenso, che non si potrà placare“, racconta Attanasio. Un dolore – aggiunge – “amplificato dal sapere che ci sono tre bambine che cresceranno senza il loro papà“.

“Le indagini sono tutt’ora in corso. Tutta la dinamica di quello che è accaduto è ancora nebulosa. Quello che abbiamo letto sui giornali oggi è una pura ricostruzione. Il nostro avvocato sta adesso studiando gli atti – rivela il papà di Luca Attanasio – e, poi, i prossimi giorni ci incontreremo e cercheremo di capire”, spiega Attanasio che, comunque, dice di “aspettare la conclusione delle indagini” per sbilanciarsi, anche sulle responsabilità dei due funzionari del Pam, il Programma alimentare mondiale, indagati per omicidio colposo.

“Sarà l’inchiesta che andrà avanti a stabilirlo, ma intanto è un primo passo”, commenta il padre dell’ambasciatore italiano ucciso in Congo.

“È un cerchio che via via si stringe. Vediamo quanti pesci nella rete resteranno impigliati”, conclude Attanasio.

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